Il nostro Ateneo nel progetto promosso dall'Università Federico II di Napoli

di Beatrice Passarelli

22 giugno 2022 - Università, 5 centri di ricerca, 18 imprese. Parte 'Agritech', il Centro Nazionale per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura, un progetto basato sull'utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari, con l'obiettivo di favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell'impatto ambientale nell'agrifood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere. Un progetto che vale circa 350 milioni di euro di cui 320 milioni a carico del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il Centro Agritech nasce con l'ambizione di combinare le migliori competenze scientifiche per rendere l'industria agroalimentare italiana più competitiva e sostenibile. Vuole collegare infrastrutture di ricerca in agricoltura disponibili a livello nazionale, utilizzare le tecnologie abilitanti per migliorare produttività e sostenibilità, oltre a promuovere transizione ecologica e digitale, collaborare con le imprese per aumentare la resilienza e la competitività economica nel settore agroalimentare e formare la prossima generazione di studiosi nel settore, garantendo il capitale umano e le competenze necessarie per affrontare le sfide future.

Il Centro prevede l'applicazione di tecnologie per l'Agricoltura perseguendo 5 obiettivi principali:

  • RESILIENZA - Adattamento delle produzioni ai criteri di sostenibilità e ai cambiamenti climatici;
  • BASSO IMPATTO - Riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale;
  • CIRCOLARITÀ - Sviluppo di strategie di economia circolare;
  • RECUPERO - Sviluppo delle aree marginali;
  • TRACCIABILITÀ - Promozione della sicurezza, tracciabilità e tipicità delle filiere agroalimentari.

L'Università Federico II è l'ente promotore del Centro Nazionale Agritech ed è responsabile dell’HUB nazionale che avrà sede a Napoli Est nell'ex comprensorio della Manifattura dei Tabacchi. Tra i soggetti coinvolti anche l'Università Campus Bio-Medico di Roma.

Il Centro sarà strutturato secondo l'impostazione Hub&Spoke, con un coordinamento a Napoli e 9 nodi di ricerca equamente distribuiti tra il Nord, il Sud e il Centro Italia, in linea con il principio di riduzione dei divari alla base del programma Pnrr. I coordinatori dei 9 spoke sono: Consiglio nazionale ricerche, Alma mater studiorum - Università di Bologna, Università degli studi di Bari, Università degli studi di Milano, Università di Bologna, Università di Padova, Università di Siena, Università degli studi della Tuscia, Università degli Studi di Napoli Federico II.

Le attività Cross-Spoke dell'Hub verteranno sul monitoraggio dello sviluppo del progetto e della gestione amministrativa, sulla creazione di una Agritech Academy e sull'organizzazione e gestione delle iniziative di trasferimento tecnologico. Ogni spoke svilupperà uno o più Living Lab che avranno lo scopo di svolgere attività di ricerca, sperimentare e validare tecnologie e supportare sperimentazioni di imprese.