Casalegno (Enav): “Cogliamo le potenzialità dei giovani”

di Irene De Marzo 

28 giugno 2022 - Più di una tradizionale Summer School, il “Digital Twin Bootcamp 2022” è un’esperienza intensiva di tre settimane dedicata alla scoperta del funzionamento dell’internet of things e dei principali metodi e strumenti dell’intelligenza artificiale. Giunto alla quarta edizione, in partenza il 22 agosto, sarà incentrato sulle repliche digitali di oggetti o processi che, utilizzando dati in tempo reale e algoritmi, permettono di studiare problemi di performance e generare possibili soluzioni da implementare poi nella realtà. Il successo riscosso tra studenti e aziende nasce da una visione pratica dell’apprendimento: i partecipanti, infatti, oltre che nei laboratori e nella settimana dedicata all’hackathon, possono sperimentare quanto appreso in aula attraverso lavori di gruppo basati su casi reali forniti dalle aziende italiane e multinazionali partecipanti.

Durante il bootcamp – spiega Stefano Casalegno (nella foto), Chief Innovation & Sustainability Officer di Enav e membro dell’advisory board del bootcamp sin dalla prima edizione del percorso formativo – le imprese si presentano e lanciano agli studenti una challenge su tematiche aziendali, dando concretezza immediata alle lezioni teoriche e alle spiegazioni su metodologie e tecnologie”. In questo senso, sottolinea Casalegno, “il bootcamp crea un ponte tra il mondo accademico e quello industriale: permette ai partecipanti di farsi un’idea di cosa è oggi richiesto dal mondo del lavoro e alle aziende di comprendere le figure professionali emergenti dall’Università e come meglio inserirle per coglierne le potenzialità”.

Un altro punto di contatto tra i due ambiti è rappresentato dalla presenza di tutor aziendali, da cui i partecipanti possono acquisire ulteriori competenze. Il bootcamp, infatti, punta a costruire una vera e propria comunità di apprendimento, favorito in questo anche dalla presenza di partecipanti con background diversificati, che spaziano da studenti di varie facoltà a giovani professionisti.

Proprio l’approccio multidisciplinare e il lavoro in team sono tra gli elementi più apprezzati, come spiega anche Casalegno: “Il format porta i giovani fuori dalla propria ‘comfort zone’ e li spinge a mettersi in gioco in un ambiente nuovo, dove trovano nel gruppo la forza e la creatività per risolvere le sfide e i casi concreti posti dalle aziende. D’altronde c’è un grande bisogno di creatività digitale. Puntare sui giovani che hanno voglia di ascoltare, di apprendere e di mettersi in gioco è una delle strategie in cui aziende come Enav credono fortemente”, conclude Calasegno.