Rientro dei cervelli: Antonio Di Zazzo torna in Italia dopo la prestigiosa esperienza internazionale

17 agosto 2016 - Gira il mondo per imparare con la promessa di tornare presto in Italia. È Antonio Di Zazzo, molisano di 32 anni, laureatosi in Medicina e Chirurgia nel 2008 e specializzatosi in Oftalmologia nel 2014 presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Durante gli anni di studio svolge ricerca presso Ucbm nel laboratorio di Oftalmologia della Fondazione Bietti IRCCS, avvalendosi della possibilità di collaborare con il gruppo di Rita Levi Montalcini sul Nerve Growth Factor nella superficie oculare. Approfondimento che lo porterà lontano: prima come Medical Doctor Advisor della Scuderia Ferrari Racing Team di Formula 1 nel Reparto Gestione Corse di Maranello e successivamente nel prestigioso programma di educazione post-dottorale dell’Harvard Medical School.

A Boston, presso il Massachusetts Eye and Ear Infirmary e lo Schepens Eye Research Institute, Antonio entra in contatto con esperti di levatura mondiale nel campo dell’immunologia oculare e dei trapianti di cornea.

“Negli Usa ho capito che la fuga dei cervelli è un concetto obsoleto in un mondo globalizzato, multimediale e multietnico – afferma –. Ogni studente deve ‘andare in fuga’, ovvero aprirsi all’universo complesso del mondo scientifico”.

Secondo Antonio, che adesso lavora nel LV Prassad Eye Institute di Visakhapatnam, in India, per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “spesso le catene mentali sono più forti di quelle fisiche”. Di Zazzo sembra averle vinte entrambe. Ora il giovane è pronto a tornare per collaborare con la Fondazione Bietti IRCCS e con l’Università di Tor Vergata.