Sarà una delle 14 donne sui 30 consiglieri non di diritto dell’organo consultivo del Ministero della Salute. Resterà in carica per il prossimo triennio

Quest’incarico è stato per me una vera sorpresa”. Così la Prof.ssaMarcella Trombetta, Ordinario di Fondamenti Chimici delle Tecnologie e titolare della Cattedra di Chimica della Facoltà d’Ingegneria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, commenta ‘a caldo’ la nomina del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a membro non di diritto del nuovo Consiglio Superiore di Sanità (CSS). L’incarico ha durata triennale a decorrere dalla data d’insediamento.

Trombetta, 46 anni, è anche Direttore dei Laboratori di Chimica per l’Ingegneria e di Ingegneria Tissutale del Centro Integrato di Ricerca dell’Ateneo. Sarà una delle 14 donne sui 30 componenti del Consiglio, che rappresenteranno dunque – inedito nei 167 anni di vita del Consiglio – quasi il 50 per cento di un organo che il Ministro Lorenzin ha ampiamente riformato, riducendone, peraltro, del 25 per cento il numero di Consiglieri (che passano da 40 a 30).

A differenza degli illustri colleghi che affiancherò in quest’avventura e di quelli che mi hanno preceduta in questo Consiglio – sottolinea Trombetta – io non sono un professore appartenente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, ma a quella d’Ingegneria. Questo, d’altra parte, mostra come il pianeta della sanità non possa ormai più esimersi dal considerare le tecnologie, in particolare quelle biomediche, come indispensabili per la prevenzione, la terapia e la salute di tutti i cittadini”. La rivoluzione del CSS ha anche a che fare con l’età media. “La sottoscritta, con i suoi 46 anni, è inserita tra i ‘meno giovani’ del gruppo”, scherza Trombetta. “Per questo – prosegue – mi auguro che le novità apportate e il coraggio di rinnovare dimostrati dal Ministro permettano a quest’organo consultivo tecnico del Ministero di operare in quello spirito di servizio di cui il Paese, e soprattutto gli italiani, hanno fortemente bisogno in questo momento”.

Il Consiglio Superiore di Sanità prende in esame tutto ciò che riguarda la salute pubblica nazionale, su proposta del Ministro della Salute o in base alle contingenze sanitarie che emergono dal territorio. Propone, in tal senso, indagini scientifiche particolari, sulla base degli strumenti potenzialmente utili nel futuro per erogare buoni servizi sanitari al cittadino; propone l’abrogazione di norme e codici attualmente in vigore e la stesura e di leggi che costituiranno il quadro normativo del futuro in campo sanitario. Può proporre la predisposizione di specifiche norme per l’igiene pubblica ed esprime pareri sulle normative europee da assorbire nel quadro legislativo italiano.

Quale sarà l’ambito di maggior impegno nel Consiglio della Prof.ssa Trombetta “lo capirò – chiarisce lei stessa – al momento in cui ci sarà da operare in concreto. Penso, comunque, che spazierò soprattutto nei settori in cui posso dare il mio massimo contributo: i dispositivi biomedici e la sicurezza alimentare”. Il prestigioso incarico, assunto a titolo gratuito, comporterà ora per la docente la necessità di diluire il tempo a propria disposizione, ‘dividendolo’ tra i lavori del Consiglio Superiore di Sanità e l’attività accademica e di ricerca al Campus Bio-Medico. “Tutto dipenderà – chiarisce la neo-Consigliera – dall’agenda dettata dal Consiglio stesso. Ovviamente, nel caso in cui, ma ci auguriamo di no, dovessero esserci delle emergenze, il mio impegno in Consiglio sarà maggiore”.