Studenti, personale e docenti in missione da agosto a ottobre

2 agosto 2019 - Alimentazione, igiene, screening medici, formazione sul campo del personale. L’impegno dell’Università Campus Bio-Medico di Roma nell’aiuto ai Paesi in via di sviluppo non va in vacanza, ma fa le valige e parte in missione, dando così sostanza ai suoi valori ispiratori e all’obiettivo di impegno sociale e culturale proprio di un Ateneo.

Crescita e trasmissione del sapere a servizio dell’uomo, i valori fondanti dell’Università, trovano così concretezza nei programmi di cooperazione allo sviluppo. Attraverso di essi, infatti, l’Università Campus Bio-Medico di Roma forma professionisti in grado di svolgere ruoli sempre più attivi nelle trasformazioni della società e permette agli studenti di entrare in contatto con i grandi problemi che affliggono le zone più fragili del mondo, sia a pochi passi da casa, sia, come in questo caso, dall’altro lato del globo.

Un impegno che si concretizza con tre workcamp in programma tra agosto e settembre in Perù e Tanzania in cui i protagonisti saranno proprio gli studenti e i docenti dell’Ateneo.

Monitoraggio della nutrizione con le studentesse di Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana

La prima missione di quest’anno, che vede la collaborazione di golfini rossi onlus, partirà il 13 agosto con sette studentesse del corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana. Tappa del viaggio: il monastero di Mvimwa in Tanzania. Qui le studentesse si concentreranno sul monitoraggio dello stato nutrizionale degli alunni della scuola primaria St.Placidus tramite la raccolta di misurazioni antropometriche, come peso, altezza e circonferenza brachiale, ma anche di interventi secondari e collaterali, come l’educazione alimentare e le conoscenze di base sulle norme igieniche e sanitarie. Continua dunque la staffetta della solidarietà in Tanzania, che ha anche prodotto, negli ultimi tre anni, 10 tesi di laurea per la rilevazione qualitativa e quantitativa di dati scientifici utili a redigere piani mirati di intervento sanitario e umanitario.

In Perù programmi di salute e formazione per le donne dei villaggi

Quaranta donne partiranno invece il 21 agosto alla volta di Valle del Cañete, in Perù, per un’iniziativa di cooperazione tutta al femminile in collaborazione con Caritas e Condoray. “Il workcamp fa parte delle iniziative istituzionali dell’Università Campus Bio-Medico di Roma per il suo potenziale formativo nei confronti di studenti, specializzandi e professionisti e per il peso delle attività sociosanitarie e formative che si realizzano a favore della popolazione e delle due istituzioni locali”, spiega la prof. Rossana Alloni, responsabile della missione.

Particolare attenzione verrà data alle donne del posto, con programmi di formazione per “promotoras”, le donne dei villaggi incaricate di formare in seguito le altre persone dei villaggi della Valle. Agli abitanti della zona verrà inoltre insegnato come produrre sapone allo zolfo: uno strumento efficace per tenere lontani gli acari, particolarmente aggressivi verso i più piccoli, tant’è che i bambini sono infestati riportando spesso numerose punture e cicatrici. Il lavoro medico-infermieristico invece sarà rivolto a tutta la popolazione locale, sia negli ambulatori della Caritas sia nelle baraccopoli rurali.

Campi sanitari e ospedale mobile in Tanzania con medici, studenti e specializzandi

Il terzo workcamp, con destinazione Tanzania, coinvolgerà cardiologi, neurologi, ginecologi, chirurghi e personale specialistico del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma e studenti di Medicina e Chirurgia, in tutto 35 persone.

Il gruppo partirà il 28 settembre ed è organizzato per assicurare un'assistenza sanitaria minima di base nei villaggi rurali particolarmente isolati intorno al Monastero di Mvimwa. Affiancheranno medici africani, nella prospettiva “crescere insieme” in un dispensario, attraverso workcamp sanitari e una mobile clinic, un vero e proprio ospedale mobile per portare salute fin nelle aree più sperdute e povere del Paese. Per interventi chirurgici potranno avvalersi della collaborazione del Regional Hospital di Sumbawanga, grazie ad accordi sottoscritti da UCBM con il Governatore del Distretto di Nkasi.

“Con questo workcamp l’Università Campus Bio-Medico si rende protagonista di una attività di cooperazione a cui parteciperanno 15 professionisti medici e 20 studenti. Ci muoveremo su target di riferimento e piani d’azione ben precisi che vanno dall’ospedale per gli interventi chirurgici, al dispensario del Monastero per le visite ginecologiche e cardiologiche; in questo modo contiamo di dare un contributo importante per la salute dei bambini, delle mamme e degli adulti che ne avranno bisogno”, afferma il prof. Nicola Napoli, responsabile del Comitato Cooperazione Universitaria allo Sviluppo e Volontariato dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Tale lavoro sarà anche preparatorio per successive missioni in cui, collaborando con i medici locali, si riuscirà a garantire continuità nell’attività clinica e chirurgica. A breve, infatti, i medici dell’Ateneo romano avranno la possibilità di operare in un nuovo reparto di maternità del dispensario realizzato da golfini rossi onlus, con la consulenza di UCBM.