Obiettivi del progettoLa superficie oculare è un’unità morfo-funzionale che comprende le ghiandole lacrimali maggiori, la congiuntiva, la cornea, il film lacrimale, cellule immunitarie, vasi sanguigni e linfatici, e fibre nervose che cooperano per il mantenimento dell’omeostasi che consente la funzione visiva. Tramite meccanismi riparativi il sistema è capace di raggiungere il fisiologico equilibro omeostatico nel contesto di stimoli ed insulti quotidiani. Tra le metodologie atte a valutare lo stato della superficie oculare troviamo metodi oggettivi come la colorazione con fluoresceina, lo Schirmer test, il T-BUT e la citologia ad impressione congiuntivale e metodi soggettivi mediante questionari validati. Tra le analisi laboratoristiche rientra la citologia ad impressione congiuntivale effettuata per valutare la quantità ed il pattern delle cellule T, dei marker infiammatori epiteliali (HLA-DR e I-CAM1) e il profilo delle citochine dei linfociti Th1 e Th17. In molti distretti corporei, come il cardiovascolare, endocrino ed il sistema nervoso, questi meccanismi immunitari innati omeostatici fisiologici sono chiamati “para-infiammazione”, identificando la risposta infiammatoria attiva autolimitante che porta al ripristino dello stato funzionale basale e normale. Se scompensata la para-infiammazione può diventare infiammazione comportando la patologia clinica come si osserva in varie patologie croniche, incluso il diabete di tipo 2 e le patologie cardiovascolari. A livello della superficie oculare, con l’invecchiamento8, si stabilisce una persistente disregolazione della para-infiammazione, comportando l’incapacità della superficie oculare di conservare l’omeostasi e portando ad una condizione infiammatoria asintomatica, l’InflammAgeing. L’InflammAgeing è uno stato cronico, sistemico, di infiammazione di basso grado ed è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo delle maggiori patologie connesse all’età10, per esempio il diabete, l’aterosclerosi, la patologia di Alzheimer COPD e le alterazioni della superficie oculare. Nonostante gli outcomes positivi nella chirurgia della cataratta, emergono segni e sintomi di discomfort della superficie oculare post operatori Molti pazienti che sono sottoposti a facoemulsificazione, la più comune procedura eseguita nelle unità di oftalmologia, soffrono di occhio secco e sintomi irritativi nel postoperatorio. Generalmente, i sintomi ed i segni dell’occhio secco compaiono da 7 giorni dopo l’intervento e la loro severità aumenta nel tempo7. Nella normale gestione del pz dopo l’intervento di cataratta tutti i soggetti saranno trattati con il protocollo postoperatorio standard che consiste in 1° settimana postoperatoria con cloramfenicolo topico; steroidi topici a scalare, come da protocollo dell’ospedale, 4 volte al giorno per 5 giorni, quindi 3 volte al giorno per i 5 giorni successivi, quindi 2 volte al giorno per 5 giorni, e 1 volta al giorno fino al 20° giorno postoperatorio. Inoltre dalla prima visita all’ultima verranno valutati eventuali eventi avversi. |
Data di inizio e fine |
Febbraio 2021 - Marzo 2022 |
Responsabile del progetto |
Antonio Di Zazzo - Principal Investigator Stefano Bonini Marco Coassin Roberto Sgrulletta |
Istituzione coordinatrice del progetto |
PUCBM |
Fonte/i di finanziamento |
• Cofinanziamento Azienda farmaceutica grant competitivo europeo
Valore economico del progetto130.000 euro Link al sito del progettoClinical Trials register - Search for eudract_number:2019-001660-30 |