I ricercatori UCBM monitorano la sfida del nuotatore amputato
12 aprile 2016 - Nuoterà da Cuba a Key West Island in Florida Salvatore Cimmino, cinquantaduenne amputato transfemorale. Accanto a lui i ricercatori dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, che seguono in particolare la sua preparazione fisica. La traversata, in programma a settembre, costituirebbe un vero e proprio record: 180 chilometri in 60 ore senza interruzioni. La sfida più grande per chi, come Cimmino, ha già percorso ad esempio i 54 chilometri della New York Swimming Marathon. Sempre col solito obiett ivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’invalidità.
Intanto il protagonista della futura impresa è a Miami, dove si sta allenando con l’aiuto dell’equipe UCBM e di aziende (St Microeletronics, Cisco e due aziende spin-off dell'UCBM, Ican Robotics e Jumpo) che, oltre a fornire tecnologie e strumenti biomedicali di supporto, stanno monitorando le prestazioni motorie e i parametri vitali durante la preparazione. Lo studio è effettuato attraverso sensori magneto-inerziali posti dietro gli occhialetti per restituire informazioni sulla distanza percorsa, la frequenza delle bracciate, quella respiratoria,nonchél’efficienza della bracciata. Viene inoltre utilizzato un cardiofrequenzimetro integrato in una speciale fascia toracica per il monitoraggio della frequenza cardiaca, così come altri sistemi sofisticati. Il tutto con una duplice funzione: aiutare Salvatore Cimmino a migliorare i propri ritmi ed effettuare un’analisi comparata dei dati delle prestazioni effettuate in condizioni estreme.
“Data l'eccezionalità della sfida di Salvatore Cimmino – ha sottolineato il Prorettore alla Ricerca Eugenio Guglielmelli - che lo porterà ai limiti delle prestazioni umane in termini di resistenza alla fatica e condizioni ambientali uniche, ci siamo attivati, insieme al Centro Olimpico del Coni, diretto da Armando Spataro, per mettergli a disposizione tecnologie che lo aiutino a mantenersi in sicurezza mentre sostiene gli otto mesi di durissimi programmi di allenamento, così come per la vera e propria traversata”.
Culmine dell’impresa, la traversata verrà infatti monitorata dai ricercatori del Laboratorio di Bioingegneria dell’UCBM, coinvolti in un gruppo di lavoro insieme all’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa e ad alcune università americane. L’idea è di realizzare uno streaming in tempo reale dei dati relativi allo stato fisico di Cimmino, sfruttando la connessione radio-satellitare disponibile grazie alla presenza di imbarcazioni che accompagneranno il nuotatore. I mezzi che lo “scorteranno” garantiranno infatti, oltre all’integrazione di sostanze nutritive eall’eventuale sostituzione di sensori malfunzionanti,
anche la raccolta di dati da analizzare in laboratorio al termine della prova. Uno studio che proseguirà quindi anche oltre il traguardo.