Un luogo pensato da tempo e intitolato allo studente scomparso un anno fa
7 dicembre 2015 - È stata inaugurata venerdì 4 dicembre la Sala prove pensata all'interno dell'Università Campus Bio-Medico di Roma per tutti i suoi studenti appassionati di musica. Un luogo dedicato e quindi intitolato a Filippo Baldoni, studente di Ingegneria scomparso lo scorso dicembre in un incidente stradale.
Si è svolta proprio alla presenza dei suoi genitori la cerimonia di inaugurazione, venerdì 4 dicembre, momento semplice ma fortemente sentito soprattutto da quanti avevano conosciuto il giovane, cantante e chitarrista per passione (aveva partecipato tra l'altro all'edizione 2013 di Campus' Got Talent, evento artistico organizzato annualmente dall'Ateneo).
Allestita al piano -1 del Trapezio, la Sala prove Filippo Baldoni sarà aperta agli studenti per provare e studiare musica. E' stata realizzata anche grazie al contributo della famiglia Baldoni, che in occasione del concerto Un pensiero per te - organizzato in ricordo di Filippo lo scorso marzo - aveva espresso gratitudine per la partecipazione sincera e corale: “Ci ha confortato - scriveva in una lettera - sentendo condiviso l'immenso dolore che l'assenza di Filippo ha creato […] e ci ha fatto provare per la prima volta dopo tre mesi qualcosa che può ricordare la serenità”.
La strumentazione ad oggi presente nel locale comprende una batteria con monitor professionale e amplificatori per chitarra, basso e voce. E' a disposizione di tutti gli studenti e musicofili che vogliano esercitarsi all'interno della struttura dell'UCBM, anche in vista dei prossimi eventi musicali dell’Ateneo.
"La nostra Università - ha ricordato il Rettore Andrea Onetti Muda, intervenuto alla cerimonia assieme al Direttore Generale dell'UCBM Paolo Sormani e a tanti colleghi di Filippo - non è solo un luogo di studio e formazione scientifica, ma anche un contesto di condivisione e approfondimento degli interessi e delle passioni. Prima fra tutte la musica. Questa sala, legata al ricordo di Filippo, non è un punto d'arrivo ma un punto di partenza".