La Commissione europea, in collaborazione con i membri dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA) e vari stakeholder, ha introdotto un insieme di direttive finalizzate a promuovere un impiego etico dell'intelligenza artificiale (AI) generativa all'interno della sfera della ricerca europea.

Con le loro capacità di accelerare la creazione di testi, immagini e codici, gli strumenti basati su AI generativa rappresentano una risorsa preziosa. Tuttavia, è fondamentale che i ricercatori siano pienamente consapevoli delle potenziali limitazioni e problematiche, incluse le questioni di plagio, divulgazione di dati sensibili e bias intrinseci ai modelli. Attingendo ai valori fondamentali dell'integrità nella ricerca, queste direttive mirano a fornire un quadro di riferimento a ricercatori, istituzioni scientifiche e finanziatori, promuovendo una gestione omogenea di queste tecnologie attraverso il continente.

I principi cardine

Le direttive si concentrano su vari aspetti fondamentali:

  • I ricercatori sono invitati a esercitare cautela nell'utilizzo dell'AI generativa per compiti delicati, quali peer review o valutazioni, assicurando al contempo il rispetto di privacy, confidenzialità e diritti di proprietà intellettuale.
  • Le istituzioni di ricerca sono incaricate di sostenere un utilizzo consapevole dell'AI generativa e di vigilare sull'adozione e lo sviluppo di queste tecnologie all'interno dei loro ambiti.
  • Gli enti di finanziamento sono sollecitati a favorire un uso trasparente dell'AI generativa da parte dei soggetti finanziati.

Data la natura dinamica dell'AI generativa, queste direttive saranno soggette a revisioni periodiche, al fine di integrare i feedback provenienti dalla comunità scientifica e dagli stakeholder coinvolti.