Creare un ponte stabile tra mondo produttivo e sistema educativo per preparare il capitale umano alle sfide dell'Intelligenza Artificiale. È stato questo il filo conduttore dell'incontro "Future Skills: Capitale Umano e AI per il lavoro che cambia", organizzato oggi dal Gruppo Tecnico Capitale Umano di Unindustria in collaborazione con l'Università Campus Bio-Medico di Roma, che ha ospitato l’evento presso l'Auditorium del Cu.Bo.

Secondo i dati Unioncamere, oltre il 60% delle imprese italiane prevede nei prossimi anni una crescita della domanda di profili con competenze nelle tecnologie AI e digitali, ma allo stesso tempo segnala una crescente difficoltà nel reperirli. La questione non è più “se” adottare l’Intelligenza Artificiale, ma "con quali competenze" farlo.

L'incontro ha riunito rappresentanti di imprese, università, istituzioni e stakeholder per esplorare a 360 gradi i nuovi scenari del lavoro e del capitale umano nell'era dell'AI, mettendo in evidenza la necessità di rafforzare la collaborazione tra aziende, atenei e ITS per formare figure professionali immediatamente pronte per il mercato.

"L'Intelligenza Artificiale può essere una leva straordinaria per la competitività delle nostre imprese – ha dichiarato Alda Paola Baldi, Vicepresidente di Unindustria con delega al Capitale Umano – ma lo diventa pienamente, solo se investiamo sul capitale umano che resta il motore di ogni innovazione. Oggi più che mai serve un ecosistema di Education solido e veloce in cui imprese Università e ITS collaborino in modo strutturale per realizzare percorsi formativi mirati e costantemente aggiornati per accompagnare questa evoluzione e governare il cambiamento con responsabilità."

Anche il Rettore UCBM, Prof. Rocco Papalia, ha sottolineato l’importanza del fattore umano nel governo della transizione tecnologica: "L'evoluzione tecnologica impone una nuova alleanza tra università e impresa. L’Intelligenza Artificiale sta trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e pensiamo, ma nessuna tecnologia può sostituire l’intelligenza, la creatività e la responsabilità dell’uomo. All’Università Campus Bio-Medico di Roma crediamo che il futuro si costruisca investendo su persone capaci di integrare saperi diversi e di guidare l’innovazione con competenza e visione etica. La nostra vocazione è formare professionisti che uniscono eccellenza scientifica e centralità della persona, generando valore sostenibile per le imprese, per la società e per il Paese.”

Nel corso dell'incontro sono stati illustrati casi concreti e trend di settore, con particolare attenzione ai nuovi percorsi formativi e alle strategie di upskilling e reskilling necessarie per mantenere la competitività delle imprese.

Tutti i partecipanti hanno condiviso un messaggio chiaro: la formazione delle persone è il vero fattore abilitante dell'Intelligenza Artificiale. Senza le competenze giuste, la tecnologia rischia di diventare un’opportunità mancata per il sistema produttivo e per il Paese.

Future Skills: Capitale Umano e AI per il lavoro che cambia