La sfida della spin-off UCBM

15 marzo 2017 - Recuperare le funzioni motorie compromesse da un ictus attraverso un gioco interattivo: è quanto promette  ICan robotics, spin-off dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, che ha appena lanciato il suo primo prodotto.

Si chiama Icone il sistema per la riabilitazione robot-assistita dell’arto superiore realizzato da un gruppo di ingegneri biomedici UCBM che ha ricevuto il marchio CE medicale per l’utilizzo in qualsiasi ambiente, anche a casa dei pazienti. Icone infatti è un device estremamente compatto e trasportabile, non ha bisogno di essere montato e funziona attraverso un’interfaccia grafica touch, dunque molto semplice da utilizzare per il fisioterapista e per i pazienti.

Essendo finora l’unico robot a poter essere impiegato anche al di fuori dagli ospedali o dei centri di riabilitazione, va direttamente incontro all’esigenza di attivazione di servizi di neuroriabilitazione domiciliare, favorendo la de-ospedalizzazione, con i benefici che ne conseguono sia sulla qualità di vita del paziente e dei suoi familiari caregiver, sia sull’impatto economico per il Servizio Sanitario Nazionale.

I numeri che riguardano la patologia sono altissimi: l’ictus in Italia è la prima causa di invalidità, nonché la terza di morte (fonte: Ministero della Salute). Secondo i dati dell’Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale (ALICe, 2016) circa 913mila italiani sono sopravvissuti ad un ictus. La maggior parte di loro ha bisogno proprio di quelle terapie che attraverso Icone il medico può seguire anche a distanza. Il software utilizzato permette, infatti, allo specialista fisiatra di consultare i progressi anche da remoto, inserendosi per questo nell’ampia frontiera dell’e-health: curarsi a casa senza rinunciare all’assistenza medica di un esperto certificato.

>>Guarda la galleria fotografica