Intervento dell'AD e DG Andrea Rossi - inaugurazione del trentesimo anno accademico UCBM

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Autorità tutte, Magnifici Rettori e delegati delle altre università, Presidenti, rappresentanti istituzionali, accademici e d'impresa, care colleghe e cari colleghi, carissime studentesse e carissimi studenti, signore e signori, buongiorno a voi tutti e grazie per essere con noi, in occasione dell'inaugurazione di questo importante anno accademico.

La storia della nostra Università inizia appunto 30 anni fa, ma, ancor prima, nasceva nella mente e nel cuore del Beato Álvaro del Portillo, con l'incoraggiamento dato da San Josemaria "sognate, e la realtà supererà i vostri sogni", ed è con questo spirito che negli anni sono state affrontate le difficoltà e sono state colte le opportunità.

Siamo una Università giovane, fatta di giovani, che ha sempre guardato al futuro con curiosità e con il forte desiderio di migliorarsi; nel tempo siamo cresciuti e siamo cambiati per affrontare le sfide che la società ci ha via via posto davanti, mantenendo sempre ben salde le nostre radici valoriali: la scienza per l'uomo.

È grazie a queste radici che stiamo affrontando un periodo difficile: dopo gli anni della pandemia è arrivata la guerra e la spinta inflazionistica con effetti importanti sulle persone, sulle famiglie e sull'intero sistema sociale ed economico.

Ogni giorno si formano da noi quasi 3.000 studenti italiani e stranieri, di cui il 62% donne, nei 14 corsi di laurea delle nostre 3 facoltà dipartimentali, più di 600 specializzandi si formano sul campo, nel nostro Policlinico Universitario e in tante strutture della nostra rete, ogni giorno più di 180 docenti strutturati formano i nostri studenti e 160 amministrativi gestiscono la macchina operativa. A tutti loro va un grazie sincero.

Più di 300 studenti ogni anno usufruiscono di borse di studio e sostegni per quasi due milioni e mezzo di euro, per favorire il cosiddetto "ascensore sociale".

Più di 50 Unità di Ricerca realizzano progetti nei nostri laboratori grazie al prezioso contributo di oltre 200 tra dottorandi e assegnisti di ricerca. La nostra Academy, dedicata alla formazione post lauream, ECM ed executive, ha formato nel 2022 più di 8.300 persone.

In questi numeri appena citati vive la nostra visione e applicazione concreta di una formazione integrale, non solo tecnico-professionale ma anche e soprattutto umana; le tante attività laboratoriali, nelle aule di simulazione, i tirocini medici e delle professioni sanitarie, le attività in team, favoriscono le relazioni tra le persone, oltre ad una forte interdisciplinarietà dei saperi: medici, professionisti sanitari, ingegneri, nutrizionisti studiano e lavorano insieme.

Questo tipo di percorso sviluppa preziose capacità umane, sensibilità particolari, che vengono inoltre coltivate nelle numerose attività di Campus Life: dallo sport, al volontariato alla cooperazione internazionale.

Il nostro approccio formativo è sempre più orientato a fornire agli studenti gli strumenti per sviluppare un pensiero critico e la capacità di mettersi in discussione per affrontare con successo i repentini cambiamenti del contesto nel quale viviamo.

Il percorso universitario al Campus vuole essere un percorso di vita che prepara alla vita.

In un mondo che cambia velocemente, con la tecnologia che si evolve di continuo e sempre più pervade le nostre vite, la nostra Università cerca ogni giorno di immaginare la società del futuro per capire cosa occorre oggi ai nostri studenti. Ed è poi su questo che ci concentriamo nel nostro lavoro quotidiano.

Proprio nell'ottica di intercettare i trend futuri ed essere efficaci nel presente, negli anni recenti, abbiamo intensificato i rapporti con il mondo esterno, in ascolto ed in dialogo con il territorio, con le scuole, con le imprese e con le istituzioni cercando di migliorarci.

Abbiamo partecipato a grandi eventi, abbiamo strutturato proficue collaborazioni con Confindustria, con Unindustria, con l'Associazione Nazionale Presidi, con Intesa Sanpaolo e con le tante aziende che ci sostengono e ci aiutano ad offrire percorsi formativi adeguati alle esigenze del mercato del lavoro, in cui esiste un enorme gap di competenze. Basti pensare che la survey del Forum Ambrosetti evidenzia la necessità di formare, entro il 2026, oltre due milioni di occupati con competenze digitali di base per stare al passo con le necessità del mercato.

Soltanto questo basta per proiettare quindi la formazione e la ricerca al centro della sfida cruciale del nostro Paese, nel quale il Sistema Universitario Italiano è il protagonista e deve essere quanto mai unito.

E proprio su questa visione di unità e rafforzamento del sistema vorrei ringraziare il Ministro Senatore Anna Maria Bernini, la dott.ssa Panucci, la dott.ssa Gargano e tutto lo staff del Mur per il dialogo e la collaborazione avviati in questi mesi.

In particolare, grazie all'ultima Legge di stabilità, da me seguita personalmente come rappresentante delle Università Non Statali nel Codau, è stato avviato un percorso di valorizzazione degli Atenei Non Statali da proseguire nel 2023 al fine di rafforzare il sistema universitario italiano, favorendo sinergie tra Università Statali e Non Statali, stimolando una sana competizione volta al raggiungimento di obiettivi sempre più sfidanti. In tale percorso un tassello importante potrà riguardare l'Edilizia Universitaria, per l'accesso ai finanziamenti, ad oggi inibito, alle Università Non Statali che potrà favorire la nascita di nuovi e sostenibili Campus Universitari per i giovani italiani e stranieri che sceglieranno il nostro Paese per formarsi.

La nostra Università ha comunque gettato il cuore oltre l'ostacolo, grazie al progetto del Master Plan 2045 della CBM spa, nostro ente promotore, con la costruzione di un primo tassello che è l'edificio Cu.Bo, Cultural Box, come lo hanno voluto chiamare i nostri studenti e che inaugureremo quest'anno in occasione del Trentennale.

Un edificio sostenibile, ampio e luminoso, di 10.000 mq, immerso nel verde, che ospiterà aule tecnologiche, spazi di studio e di collaboration, meeting room per studenti e docenti, e con il cuore in un simulation center di ultima generazione, che sarà il luogo dove studenti e specializzandi ma anche personale di aziende pubbliche e private potrà formarsi all'uso di tecnologie robotiche, di intelligenza artificiale e di altra tipologia. Sergio Marchionne, in una lettera ai suoi dipendenti scriveva "Esiste un mondo in cui le persone non lasciano che le cose accadano. Le fanno accadere. Non dimenticano i propri sogni nel cassetto, li tengono stretti in pugno. Si gettano nella mischia, assaporano il rischio, lasciano la propria impronta. È un mondo in cui ogni nuovo giorno e ogni nuova sfida regalano l’opportunità di creare un futuro migliore. Chi abita in quel luogo, non vive mai lo stesso giorno due volte, perché sa che è sempre possibile migliorare qualcosa".

Auspico quindi che tutta la Comunità del Campus Bio-Medico prosegua nel far accadere le cose, sempre guidata dal sogno che il beato Álvaro ci affidò 30 anni fa, migliorando qualcosa ogni giorno e lasciando così una traccia tangibile per la città di Roma, per il nostro Paese e per tutti i giovani che formeranno la classe dirigente del futuro.

Grazie a tutti.