La dieta di Alessia Gambardella, trionfatrice agli europei e studentessa di Scienze dell'Alimentazione
25 maggio 2017 - Da 2 anni è studentessa del corso di laurea in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ma già da 14 calca le piste di pattinaggio italiane ed internazionali. È Alessia Gambardella, campionessa nella disciplina ‘coppia artistico’ dell’ultimo europeo di Friburgo e arrivata terza nella World Championship Roller Artistic Skating a Novara, sempre nel 2016. Per lei, insieme al suo giovanissimo compagno, Nicola Merlani di 22 anni, l'allenamento è intenso e impegna tutti i week end. “Ci incontriamo alternativamente a Roma e a Bologna, città dove vive Nicola. Tutte le sere invece ci esercitiamo individualmente”, racconta Alessia.
“La mia vita è rigidamente scandita dai tempi degli allenamenti e della preparazione fisica, dallo studio universitario e dalla dieta”, sorride la studentessa. Non c’è pesantezza in quest’affermazione, solo molta determinazione e lo sguardo rivolto all’obiettivo. Ai molteplici scopi, anzi. Alessia ha infatti deciso di intraprendere il percorso universitario dedicato all’alimentazione “proprio per entrare all’interno dei meccanismi che riguardano la sua vita da sportiva nonché quella da persona ‘normale’”.
Si rende conto infatti di vivere una vita “estrema”, quella condizione in cui lo sport ti mette, “costringendoti quotidianamente a rapportarti con il tuo limite e a superarlo”. In questo senso, lo sport si fa palestra di vita: “dall’organizzazione degli impegni alla capacità di apprezzare tanto quello che hai quanto quello che ottieni”. E poi il viaggio. “È nella relazione con le persone, soprattutto di diversa nazionalità, e nei momenti di condivisione” che ‘Gamba’ – così è soprannominata l’atleta - trova la carica per ripartire.
Ma non solo, la campionessa spiega anche quel di più che caratterizza proprio lo sport artistico, cioè la possibilità di esprimersi liberamente e interpretare dei personaggi. “Amo questa specialità perché mi richiede di concentrare nella prestazione agonistica il gesto tecnico compiuto al massimo livello insieme alla creatività della coreografia”. Sembra questa la sintesi della passione che la travolge da quando ha 6 anni: la soddisfazione della vittoria – anche il Coni l’ha premiata con la medaglia di bronzo al valore atletico per i risultati conseguiti nel 2015 - e l’opportunità di regalare un’emozione. Al pubblico.