Il prof. Ciccozzi: "Mutazioni sospette ma non sembra essere un nuovo virus"

Il prof. Massimo Ciccozzi, Responsabile dell'Unità di Statistica Medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Campus Bio-Medico di Roma e Fabio Scarpa, del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari, hanno analizzato le mutazioni della nuova variante del Sars Cov 2, denominata Pirola (Ba.2.86) in uno studio pubblicato sul Journal Medical Virology.

"Attualmente non desta particolari preoccupazioni, ma serve attenzione, considerate le sue caratteristiche e le molte mutazioni" - spiega il prof. Ciccozzi - è stata posta sotto l'attenzione dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, perché era stata trovata in differenti Stati, senza però che ci fosse un nesso epidemiologico, ovvero un legame con spostamenti di persone infettate. In ogni nazione in cui è stata isolata sembra essere a se stante".

I sintomi della variante Pirola

Si tratta dei sintomi tipici del Covid-19 ovvero febbre alta, tosse, raffreddore e perdita del senso del gusto o dell'olfatto e al momento non risultano decessi legati a Ba.2.86. "Il potenziale impatto delle mutazioni Ba.2.86 non è noto al momento, siamo in una fase di attenta valutazione", rimarca l'OMS, che ribadisce il suo appello a "una migliore sorveglianza, sequenziamento e segnalazione dei casi di Covid-19, dal momento che questo virus continua a circolare ed evolversi".
Al 23 agosto sono state riportate 9 sequenze di Ba.2.86 in 5 Paesi: 3 in Europa, 1 in Africa e 1 nelle Americhe, spiega l'Oms nel bollettino epidemiologico aggiornato, che passa in rassegna anche i principali mutanti di Sars-Cov-2.

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