È stato Mauro Maccarrone, docente UCBM, ad aggiudicarsi il Mechoulam Award 2016, riconoscimento istituito dalla International Cannabinoid Research Society (ICRS) "For outstanding contribution to cannabinoid research". La premiazione è avvenuta a Bukovina, in Polonia, durante il convegno che annualmente riunisce gli oltre 500 membri iscritti all'ICRS, società con base negli Stati Uniti, braccio di ricerca del National Institute of Drug Abuse, a sua volta appartenente ai National Institutes of Health. L'istituzione raccoglie a livello internazionale tutti i maggiori studiosi dei fitocannabinoidi, molecole presenti in alcuni estratti vegetali di canapa che esercitano stimolazioni sul cervello umano, e degli endocannabinoidi, composti lipidici prodotti dall'organismo stesso che svolgono importanti attività sia sul cervello sia sugli organi periferici.
Il premio al docente UCBM dalla più importante società scientifica internazionale
L'ICRS, con questo premio, ha voluto riconoscere l'importante contributo che il prof. Maccarrone, negli anni, ha apportato in questo specifico campo di ricerca. A premiare il docente è stato proprio Raphael Mechoulam, lo scienziato che, scoprendo la molecola THC, ha dato inizio negli anni '60 alla ricerca sui cannabinoidi e, trent'anni dopo, sugli endocannabinoidi, studi molto importanti prima di tutto per lo sviluppo di medicine quali antidepressivi e antidolorifici.
Proprio sulla biochimica del sistema endocannabinoide si è concentrata e continua a concentrarsi la ricerca del prof. Maccarrone. Lui e il suo team, negli anni, hanno dimostrato infatti come queste molecole vengono prodotte e degradate dall'organismo stesso e come funzionano. Studi che hanno poi spiegato alcune alterazioni fondamentali della sclerosi multipla e che hanno anche permesso di scoprire che, attraverso una specifica analisi del sangue, è possibile capire se si è a rischio di aborto spontaneo. Ma non solo: è stato proprio lo stesso team di ricerca a sviluppare una serie di metodi innovativi che ora vengono impiegati in tutto il mondo proprio per studiare i cannabinoidi. Oltre due decenni di attività di ricerca durante i quali gli studi del docente sono stati pubblicati sulle riviste scientifiche più importanti nel mondo della medicina: prima di tutto il New England Journal of Medicine, il Journal of American Medicine Association e il Lancet. "Ma il Mechoulam Award fortunatamente non è un premio alla carriera", sorride il professore: c'è ancora molto da scoprire.