UCBM partecipa al primo studio italiano che rivela la differente risposta tra uomini e donne al farmaco tadalafil, efficace nel trattamento della cardiomiopatia diabetica
23 giugno 2022 - Accade spesso che la ricerca scientifica scovi per un farmaco un'applicazione terapeutica diversa da quella per cui è attualmente impiegato. Il tadalafil appartiene alla classe dei medicinali denominati inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i) e trova applicazione nel campo andrologico per il trattamento della disfunzione erettile. Un recente studio italiano dal titolo 'Sex-specific effects of daily tadalafil on diabetic heart kinetics in recogito, a randomized, double-blind, placebo-controlled trial', ha dimostrato gli effetti benefici derivati dall’uso quotidiano del tadalafil contro le complicanze renali e cardiovascolari del diabete rivelando come la risposta al trattamento sia diversa nei soggetti di sesso maschile e femminile.
È un chiaro esempio di drug repurposing o drug repositioning, che in italiano si traduce in riposizionamento di farmaci: un approccio di ricerca mirato a identificare un nuovo ruolo per un principio attivo già in uso per una determinata patologia. La ricerca, pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine, è nata dalla collaborazione tra vari dipartimenti dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e l'Irccs Neuromed, l'Università Campus Bio-Medico di Roma, l'Ospedale Fatebenefratelli e l'Università di Cagliari ed è stato coordinato da Andrea Isidori, Ordinario di Endocrinologia presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
Il disegno di studio ha previsto l'arruolamento di 122 soggetti, uomini e donne, con diabete mellito di tipo 2 e cardiomiopatia diabetica di età compresa tra i 45 e gli 80 anni ed è stato espressamente pensato per indagare le differenze tra uomini e donne nella risposta al tadalafil. È noto che esistano delle differenze di genere nella risposta ai farmaci, ma negli anni gli studi clinici hanno spesso trascurato questo aspetto coinvolgendo principalmente pazienti di sesso maschile. I risultati ottenuti dimostrano che gli effetti del tadalafil sono sesso-specifici: negli uomini e nelle donne favorisce la funzione renale, mentre nei soggetti di sesso maschile migliora anche la situazione cardiaca. I ricercatori sono sicuri che la differente risposta sia legata alla mancanza di estrogeni, tutte le donne coinvolte erano infatti in menopausa. Questo apre interessanti scenari sul ruolo degli ormoni femminili come mediatori dei farmaci a livello cardiaco e sottolinea come sia importante, nei trial clinici, la rappresentatività di entrambi i sessi.
L'efficacia, inoltre, è stata raggiunta a fronte di reazioni avverse trascurabili. Saranno necessari ulteriori approfondimenti per monitorare la sicurezza e le possibili interazioni farmacologiche di questo farmaco che può rappresentare una valida alternativa terapeutica.
"Abbiamo partecipato a questo studio originale coinvolgendo i pazienti afferenti all'Area di Endocrinologia e Diabetologia del nostro Policlinico, i quali hanno potuto trarre un beneficio significativo dalla partecipazione al trial" ha spiegato il prof. Paolo Pozzilli, Responsabile del'Unità di Ricerca di Endocrinologia e Diabetologia UCBM.