Un invito a riscoprire il ruolo sociale della ricerca scientifica, il bene comune della società

23 luglio 2020 - Oggi il ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi ha visitato l'Università Campus Bio-Medico di Roma, accolto dal presidente Felice Barela e dal rettore Raffaele Calabrò. Un'occasione per illustrare le soluzioni didattiche adottate dall’Ateneo per garantire nei prossimi mesi la massima sicurezza agli studenti, consentendo loro di vivere già dalla ripresa a settembre le lezioni in presenza integrate con l'utilizzo di piattaforme online. 

Durante la giornata sono state illustrate al Ministro alcune delle attività di ricerca condotte all’interno dell'Università, in particolar modo il lavoro condotto nei laboratori NEXT (Neurofisiologia e Neuroingegneria dell’Interazione Uomo-Tecnologia), in quelli di Neurologia, Ortopedia, Fisiatria e Robotica. La visita è proseguita presso le Unità di ricerca di Misure e Strumentazione Biomedica, Automatica, Informatica, Fisica, Ingegneria Tissutale e nei laboratori della Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per l’Uomo e l’Ambiente, tutti impegnati in progetti italiani e internazionali. 

“L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha dimostrato di avere una grande capacità di fare rete, con altre università ma anche con centri di ricerca - ha detto il ministro Manfredi -  L'esperienza che abbiamo vissuto del Covid ci ha insegnato che questo è un valore fondamentale, così come lo sono la capacità di saper coniugare competenze specialistiche a competenze tradizionali.  La crisi sanitaria ed i suoi tremendi risvolti hanno reso più urgente anche un'altra riflessione (in realtà necessaria già prima dell’emergenza), ovvero l’opportunità di spingere il sistema della ricerca verso una riconfigurazione dei propri obiettivi e dei propri strumenti, per ampliare l’efficacia del proprio impatto sulla società, sull’economia, sulle comunità e sul sistema paese nel sul complesso. La ricerca scientifica andrà riscoperta come bene comune, diffuso tra la società. In tal senso i progetti ad oggi avviati dal Campus Bio-Medico in accordo con Inail e Cnr sono la dimostrazione concreta di quanto università e ricerca possano e debbano generare ricadute sociali”.

"La visita del ministro Manfredi -  ha commentato il rettore Raffaele Calabrò - arriva in un momento cruciale nella vita delle università italiane, i prossimi mesi saranno particolarmente sfidanti per un ateneo come il nostro che crede fortemente nel rapporto diretto tra studenti e docenti e in una didattica basata sul rapporto umano, lo scambio delle competenze e sull’esperienza diretta in ospedale e in laboratorio. Stiamo rimodulando i nostri spazi per garantire agli studenti dei nostri 12 corsi di laurea una didattica in presenza al 70 per cento e grazie a una turnazione appositamente studiata permetteremo ai nostri studenti di proseguire nel loro percorso di studi seguendo le lezioni in aula, utilizzando anche la didattica a distanza e mantenendo pressochè intatta l’esperienza dell’apprendimento nelle strutture del campus universitario. Questo vale non solo per i futuri medici ma anche per tutti gli studenti dei corsi di laurea in Ingegneria e in Scienze e Tecnologie per l’Uomo e l’Ambiente”.

In questo senso, per la ripartenza nella fase 3, l’Università ha deciso di puntare sulle nuove tecnologie per la didattica, con l’acquisizione di strumentazioni hardware e software per le attività di laboratorio, in aula o di tirocinio. Previsti anche kit per le attività di robotica, dispositivi IoT per le esercitazioni di automazione e sicurezza, software di simulazione per circuiti elettronici, apparati di rete per lo studio delle reti di calcolatori, ore di calcolo in cloud per le esercitazioni di intelligenza artificiale nonché un software per la simulazione di esperienze di laboratorio di area chimico - biologica, ambientale e di tecnologie alimentari.

Dopo l’incontro con i presidi delle tre facoltà di Medicina e Chirurgia, Ingegneria e Scienze e Tecnologie per l’Uomo e l’Ambiente e i saluti dei presidenti del Consiglio Nazionale della Ricerche, Massimo Inguscio e di INAIL, Franco Bettoni, il ministro Manfredi ha presenziato alla firma di due importanti documenti: l’accordo per i nuovi progetti tra Ucbm e il Centro Protesi INAIL e la convenzione CNR-UCBM per il nuovo corso di dottorato di Intelligenza Artificiale per la Salute e le Scienze della Vita coordinato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma.

>> Leggi il comunicato stampa