L'iniziativa in collaborazione con 'La vita è un dono' Onlus, da UCBM cibo a poveri e senzatetto

3 agosto 2016 - Finalmente approvata in Italia, grazie ai 181 sì del Senato, la legge contro lo spreco alimentare per combattere la povertà e limitare il consumo insostenibile delle risorse del pianeta. Ogni anno nel nostro Paese vengono buttati 12 miliardi di euro in alimenti commestibili mentre sei milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà e non possono soddisfare l’esigenza di nutrirsi. Il provvedimento legislativo vuole quindi incentivare le donazioni di alimenti in eccesso da parte delle aziende, di scuole o ospedali, concedendo a tal fine sgravi fiscali.

Una battaglia combattuta già da Banco Alimentare Onlus, fondazione che in Italia promuove il recupero e la redistribuzione di cibo dal 1989. Ne aveva parlato il direttore Marco Lucchini agli studenti di Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana, raccontando l’esperienza di Siticibo, il programma che dal 2003 permette alla ristorazione organizzata di donare agli indigenti le eccedenze di cibo cotto e fresco. Si tratta di una rete in via di sviluppo in Italia, supportata dalla grande distribuzione organizzata, e a cui da alcuni mesi aderisce anche l'Università Campus Bio-Medico.

Con la collaborazione di Pedevilla, società addetta alla ristorazione nelle strutture UCBM, circa 30 pasti al giorno vengono offerti alla mensa dell’Associazione ‘La vita è un dono’ Onlus. Presso la sede della onlus, nel quartiere Aurelio di Roma, ogni giorno la coda per poter accedere a un pasto è lunga. Dal lunedì al venerdì, a partire dalle nove del mattino, i volontari distribuiscono piatti caldi a centinaia di poveri. La maggior parte sono senzatetto e immigrati provenienti dall’Europa dell’Est e dall’India.

Ma non mancano le famiglie italiane, “il cui afflusso - spiega il Presidente dell’Associazione Gianfranco Torino - è divenuto evidente negli ultimi anni, attestandosi attorno al 15-20%. La collaborazione avviata con l’Università Campus Bio-Medico di Roma – prosegue Torino - ci assicura quotidianamente un contributo in ottime condizioni di qualità per restituire dignità a chi apparentemente l’ha persa, non potendo accedere ai bisogni primari come quello di nutrirsi”.