L'esperienza della specializzanda UCBM nel Policlinico Universitario

“Con l’impegno di tutti: professori, studenti, personale non docente […] Vi raccomando di lavorare in spirito di unità e di comprensione, con ottimismo; supererete in tal modo gli ostacoli con l’aiuto di Dio, sarete felici e - cosa ancor più importante - vi santifiche ete e aiuterete gli altri a santificarsi perché starete praticando il comandamento dell’amore”.

Si sente ancora l’eco del messaggio del beato Álvaro del Portillo, pronunciato nel 1993 alla cerimonia di inaugurazione del primo anno accademico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma: indicazioni e parole che da ventisei anni - alle soglie della XXVII Inaugurazione - sono fonte d’ispirazione quotidiana per i tanti professionisti che lavorano all’interno dell’Ateneo.

“Adesso, arrivata quasi al termine del primo anno di specializzazione, cerco di farle mie e di applicarle nella quotidianità del lavoro, nel rapporto con i pazienti e con i colleghi – racconta Laura Messina, specializzanda di Diagnostica per Immagini –. Il malato necessita delle attenzioni, del sapere e delle competenze di ogni figura professionale del nostro Policlinico. Lo spirito di collaborazione è sempre più prezioso: bisogna mettere a disposizione le proprie capacità e le proprie risorse esclusivamente per il bene del paziente, cercando di migliorare insieme ogni giorno di più”.

Saranno accolti nelle giornate del 5, 6 e 7 novembre i nuovi specializzandi dell'Università Campus Bio-Medico di Roma con un programma a loro dedicato: una full immersion per conoscere da vicino l'organizzazione del lavoro e dei diversi servizi del Policlinico, come pure gli standard internazionali della Joint Commission International nonché i valori ispiratori dell'Università, con uno spazio dedicato alla presentazione della Prelatura dell'Opus Dei.