Inizia la fase in cui sarà ultimato il processo di validazione tecnologica e di business
30 novembre 2020 – La Call for Ideas promossa dall'Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture Accelerator, rivolta a spin-off accademici della ricerca e a startup innovative, entra nella fase di pre-accelerazione. La Covid-19 Challenge, nata per affrontare l'emergenza globale del Coronavirus attraverso idee e progetti a elevato contenuto tecnologico in ambito sanitario, economico e sociale, ha visto anche il sostegno di partner corporate quali Enel, Cisco, FSTechnology, Invitalia, Tim e Unicredit.
Sono 15, su un totale di oltre 500 progetti raccolti, le start up selezionate che avranno ora accesso al Preliminary acceleration program, la fase di pre-accelerazione in cui sarà ultimato il processo di validazione tecnologica e di business attraverso pilot project sviluppati presso le Corporate dell’ecosistema di Marzotto Venture Accelerator. Marzotto ha messo a disposizione una somma di 5 milioni di euro per lo sviluppo dei progetti idonei. I progetti finalisti abbracciano gli ambiti più diversi: da piattaforme per il tracciamento a sistemi di monitoraggio e telemedicina, da tecnologie e sistemi di diagnostica e cura passando da piattaforme e app per attività economiche, fino ad arrivare a e-commerce e logistica.
L’elenco delle start up selezionate comprende:
- Brain Innovations, una soluzione integrata che affronta i bisogni dei pazienti affetti da Parkinson, attraverso device per la diagnosi, per il monitoraggio e somministrazione della terapia.
- Brochesia, con B Med, ha realizzato una soluzione software pensate sulle specifiche esigenze dell'assistenza sanitaria.
- Phygiwork, con il progetto «Rome circular living» ha invece definito una piattaforma per l’utilizzo integrato di infrastrutture tecnologiche, strumenti e applicazioni che seguono un approccio di «smart circular city».
- Exo Lab Italia mira a posizionare l’azienda come leader nella produzione di esosomi e di prodotti a base di esosomi derivanti da frutta e verdura biologica, italiana.
- aWhere, un'app che ha come concept un sistema di gestione consapevole e intelligente dell'emergenza epidemica negli ambienti di lavoro rappresentata da una piattaforma digitale.
- Wecare è invece una piattaforma con kit medico in dotazione a ogni singolo cittadino/paziente o unità familiare unito a un raccoglitore che filtra le informazioni dei sensori bio-medicali.
- Adaptive Security Appliance è una piattaforma applicativa che, partendo da librerie esistenti o creandone di nuove, realizza il «gemello digitale» di un'infrastruttura IT/OT, al fine di migliorare gli attuali sistemi di prevenzione, detezione e risposta ad attacchi informatici.
- Virus Safety & Lives Connected in a Smart World è un sistema di monitoraggio e contenimento realizzato da Toobiz, realtà che già sviluppa soluzioni IoT.
- ButterfLife, un dispositivo e un software in cloud basato su algoritmi, per l'autovalutazione di 5 parametri vitali.
- GuardAI con il progetto iGuard mira ad analizzare grandi quantità di dati rilevati tramite video/immagini, telecamere dotate di reti neurali, verificando assembramenti, rispetto di norme di sicurezza, distanza.
- Askdata punta sulla posssibilità di utilizzare piattaforme e algoritmi per offrire servizi di telemedicina.
- Hospital Proximity Mobility prevede l’attivazione di sistemi a guida autonoma per il trasporto di persone e merci con e-shuttle.
- HeadApp/Eye4Care è una piattaforma che abilita connessioni audio/video in tempo reale tra un presidio di direzione sanitaria e il personale a diretto contatto con i pazienti.
- PlusSimple è una piattaforma di telemedicina via web che raggruppa tutti gli stakeholders, traccia gli spostamenti, fornisce dati e statistiche basati su algoritmi.
- Heremos (Health remote monitoring system) è una «maglietta smart» dotata di sensoristica per la misurazione dei parametri vitali, che aiuta a ridurre i tempi di ricovero favorendo il monitoraggio a domicilio.