Vincono i progetti dedicati alla cura e alla riabilitazione nel campo della disabilità e delle neuroscienze
22 febbraio 2020 − Sono Martina Zaltieri, Arianna Carnevale e Daniela Lo Presti le vincitrici delle tre borse di studio assegnate dalla Fondazione Giovan Battista Baroni, ente che promuove e sostiene i progetti volti a migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate per favorire i loro diritti di inclusione piena e consapevole. La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì 5 febbraio al Circolo Canottieri Aniene di Roma.
Il primo progetto "Sistema indossabile basato su tecnologia FBG per la Riabilitazione della Mano Plegica", coordinato dalla dott.ssa Martina Zaltieri, dottoranda di ricerca presso il Laboratorio di Misure e Strumentazione Biomedica della Facoltà di Ingegneria, ha lo scopo di realizzare una piattaforma riabilitativa composta da un guanto equipaggiato con fibre ottiche integranti sensori Fiber Bragg Grating (FBG) e indirizzata a soggetti che incorrano in percorsi fisioterapici per la riabilitazione della mano plegica. Tramite un'interfaccia grafica, sarà possibile mostrare l’ampiezza dei movimenti di flesso-estensione dei giunti articolari della mano in maniera oggettiva e riproducibile. Tale informazione potrà consentire al terapista di valutare volta per volta i progressi raggiunti e adeguare in itinere il processo riabilitativo alle esigenze dello specifico paziente.
Il secondo progetto "Sistema indossabile intelligente per la RIabilitazione della spALla - RIAL", coordinato dalla dott.ssa Arianna Carnevale (Unità di Ortopedia Ucbm) ha l'obiettivo, invece, di supportare la riabilitazione dei soggetti affetti da disturbi muscolo-scheletrici della spalla tramite un sistema indossabile intelligente in grado di monitorare i movimenti articolari. A tale scopo, RIAL mira allo sviluppo di sensori di deformazione incapsulati in matrice polimerica dotati di elevata flessibilità, estensibilità e sensibilità al fine di rispettare i requisiti necessari per rendere il sistema indossabile, accettabile, poco invasivo e affidabile.
Alla dott.ssa Daniela Lo Presti, infine, dottoranda in Scienze e Ingegneria per l'uomo e per l'ambiente, la terza borsa di studio per il progetto "Sistema indossabile per il Recupero poST-ictAle sensoRiale e moTorio – ReSTART" che mira a favorire il recupero tempestivo delle funzioni sensomotorie nei pazienti colpiti da ictus attraverso la definizione di un percorso riabilitativo personalizzato. Il progetto prevede lo sviluppo di sistemi indossabili sensorizzati in fibra ottica e incapsulati in matrici polimeriche flessibili per permettere la valutazione quantitativa del recupero motorio durante lo svolgimento di task e delle capacità percettive mediante stimolazione sensoriale. Al contempo, permetteranno di mettere in atto tempestivamente strategie correttive e personalizzate del programma riabilitativo.
A ritirare il premio per la dott.ssa Lo Presti il prof. Emiliano Schena, professore associato di Misure e Stumentazione biomedica.