Un riconoscimento biennale del Gruppo Nazionale di Bioingegneria per il lavoro sulla protesi di mano

2 luglio 2016 - Emiliano Noce, classe 1987, dottorando UCBM al II anno della Scuola di Dottorato in Bioingegneria e Bioscienze, è stato insignito del Premio Giovani Ricercatori dal Gruppo Nazionale di Bioingegneria. Il riconoscimento gli è stato assegnato all’interno di un concorso dedicato a scienziati nati dopo il 1984 e indetto in occasione del V Congresso dei bioingegneri italiani. Il lavoro del dottorando è stato selezionato durante il congresso che si è svolto presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli dal 20 al 22 giugno.

Davanti alla folta platea dei bioingegneri italiani, comunità scientifica particolarmente attiva e inserita nel contesto della ricerca internazionale, Emiliano Noce ha presentato l’articolo co-firmato da Loredana Zollo (Unità di Ricerca di Robotica Biomedica e Biomicrosistemi UCBM), da Rinaldo Sacchetti e Angelo Davalli del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio e da Eugenio Guglielmelli (Unità di Ricerca di Robotica Biomedica e Biomicrosistemi UCBM). Un lavoro che vede quindi anche il coinvolgimento di Inail, partner strategico di UCBM nella ricerca sulla mano bionica.

L’articolo che ha permesso a Emiliano Noce di guadagnare il prestigioso riconoscimento del Gruppo Nazionale dei Bioingegneri presenta uno studio sul controllo neurale delle protesi di mano, fiore all’occhiello della ricerca dell’Unità di Robotica Biomedica e Biomicrosistemi UCBM. Obiettivo del lavoro, trovare una relazione matematica tra i segnali neurali e muscolari registrati dai nervi e dai muscoli residui di un soggetto amputato durante il controllo di una protesi di arto superiore. Un’indagine che permetterà di sfruttare gli elettrodi intraneurali sia per la restituzione della sensazione tattile all’amputato che per il controllo neurale in tempo reale della protesi di mano.