1° luglio 2022 - "Selective positioning of different cell types on 3D scaffolds via DNA hybridization" è il titolo del lavoro svolto da Enrico Lemma, assegnista di ricerca presso l'Unità di Ricerca di Ingegneria Tissutale e Chimica per l'Ingegneria dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, che gli è valso il premio "Migliore presentazione" tra le 45 esposte al IX Workshop Nazionale AICIng (Associazione Italiana di Chimica per l'Ingegneria). Insieme ai colleghi, l'ing. Lemma si è impegnato nella realizzazione di micro-strutture tridimensionali in grado di "ospitare" diversi tipi di cellule.
La tecnica utilizzata è innovativa rispetto a quelle già descritte in letteratura e consiste nel modificare le superfici delle micro-strutture e le membrane cellulari con singoli filamenti di DNA, complementari tra loro, in maniera tale che possa crearsi un legame stabile (ibridazione) tra cellula e materiale. Variando opportunamente le sequenze di basi, che costituiscono i filamenti di DNA "agganciati" agli scaffold e alle cellule, è possibile creare molteplici combinazioni che garantiscono l'adesione di linee cellulari diverse su aree diverse della stessa struttura.
Il lavoro rappresenta un primo passo per creare micro-strutture smart, in grado di ospitare costrutti cellulari complessi che, in prospettiva, possono essere utilizzati per la rigenerazione di tessuti stratificati, come quello della retina.
Lo studio, che è attualmente in fase di peer-review, è stato svolto in larga parte presso il Karlsruhe Institute of Technology, in Germania, dove fino a qualche mese l'ing. Lemma lavorava come post-doc e borsista della Fondazione Alexander von Humboldt, sotto la direzione del prof. Martin Bastmeyer. "Il know-how acquisito e l'esperienza maturata nell'ambito delle tecniche di micro-fabbricazione, della scienza delle superfici e dei protocolli di coltura cellulare, mi permetteranno di continuare a sviluppare ulteriormente questo promettente progetto nell'Università Campus Bio-Medico di Roma - ha dichiarato l'ing. Lemma - Sono pertanto grato alla prof. Marcella Trombetta e al prof. Alberto Rainer per l'accoglienza nel team UCBM e nel supporto quotidiano alla ricerca".