Il cibo che mangiamo è davvero sano? Come sarà la convivenza con i robot? Quanto le intelligenze artificiali possono aiutarci nella vita di tutti i giorni? Oltre 1200 giovani hanno trovato risposta a queste domande oggi, 26 settembre, all'Università Campus Bio-Medico di Roma partecipando alla "Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici 2025 – LEAF" ("heaL thE plAnet’s Future") insieme alla cittadinanza locale in una notte tutta a base di scienza. 

Nel corso della serata, dalle 17 alle 22, i futuri scienziati hanno conosciuto le caratteristiche dei cibi che mangiamo mettendo alla prova sensori innovativi ad alta precisione, hanno visto in azione i robot collaborativi, svelato con esperienze pratiche gli inganni della mente e sperimentato con i ricercatori UCBM tecniche e simulazioni di laboratorio in ambito medico e ingegneristico. 

UCBM, da anni partner di Frascati Scienza, festeggia il ventesimo anno della "Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici" e ha aperto le sue porte a studenti e famiglie desiderosi di scoprire da dentro l'affascinante mondo delle materie STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics. 

STEM, grave carenza di laureati in Italia 

L'apertura al territorio dell'Università Campus Bio-Medico di Roma risponde alla necessità di divulgare le tematiche STEM in Italia, sensibilizzando sulla forte carenza di laureati in materie STEM e in particolare di donne. Nel nostro Paese infatti appena il 21% degli studenti universitari consegue una laurea triennale in ambito scientifico-tecnologico (fonte Rapporto Ocse "Education at a Glance 2025",) dato che scende al 16,8% se si considerano le sole donne (fonte Istat 2024). 

Al contrario in UCBM le studentesse rappresentano oggi la maggioranza degli iscritti con ben il 61,4% dato che consolida un trend di crescita costante nelle aree ingegneristiche, delle scienze biologiche e tecnologie alimentari, e nelle discipline medico-sanitarie. Anche i loro risultati sono degni di nota: nel 2023 il 63,8% dei laureati sono state donne e nei corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico, le studentesse si laureano in corso in percentuale superiore o pari rispetto agli studenti maschi. 

In Italia, secondo il Rapporto Almalaurea 2024, il tasso di occupazione per le lauree STEM a cinque anni dalla laurea magistrale raggiunge una delle medie più alte in assoluto: l'88,3% e nei prossimi quattro anni (2025-2029) le aziende faticheranno a trovare professionisti in queste materie, avendo bisogno di circa 250mila laureati o con titolo di Its Academy (fonte Excelsior 2025 – Unioncamere e Ministero del Lavoro). Per le sole lauree Stem mancherebbero circa tra 9 e 18 mila laureati l’anno rispetto al fabbisogno delle imprese, oltre ovviamente alla carenza di altri profili utili come, ad esempio, i laureati in statistica. 

Esperienze e laboratori

Le attività in programma hanno puntato dunque a stimolare la curiosità dei giovani per la scienza e far comprendere come la ricerca possa migliorare la qualità della vita e promuovere la sostenibilità del Pianeta. Tre le numerose attività in UCBM è stato possibile: 

  • mettere a confronto i sensi delle persone contro un sensore ad alta precisione con la gara dei "Sommelier dell'acqua minerale" scoprendo le differenze tra il gusto umano e le capacità dei sensori; 
  • vedere all'opera i robot collaborativi utilizzati dall'Unità UCBM di Robotica Avanzata e Tecnologie Centrate sulla Persona in scenari realistici per capire come ci aiuteranno nella vita quotidiana; 
  • utilizzare praticamente modelli di intelligenza artificiale, come nel caso di "XGEM" sviluppato dalla Facoltà Dipartimentale di Ingegneria UCBM, per generare dati legati alla salute come immagini radiologiche e referti.  
  • scoprire grazie alla intelligenza artificiale come analizzare i flussi del traffico urbano partendo da dati Gps prodotti dai veicoli su strada. 

In queste e altre esperienze i ricercatori UCBM hanno aiutato i giovani a sperimentare le tecniche più avanzate di ricerca con simulazioni in ambito ingegneristico e medico, dal processo di distillazione fino alla preparazione e all'analisi di campioni istologici. 

I numeri della Ricerca di UCBM

Con le sue 3 Facoltà Dipartimentali, 16 Corsi di Laurea, 30 Scuole di Specializzazione e una Academy con un catalogo di oltre 100 tra corsi e master, UCBM è un polo didattico e di ricerca all'avanguardia nei settori della medicina e delle professioni sanitarie, ingegneria biomedica, robotica, intelligenza artificiale e tematiche della nutrizione e della sostenibilità.  

Più di 500 ricercatori suddivisi in 50 unità di ricerca lavorano ogni anno su oltre 100 progetti finanziati da Istituzioni, Enti e Imprese, nazionali e internazionali. Negli anni UCBM ha sviluppato 40 brevetti con 7 Spin off attive. Oggi la ricerca scientifica di UCBM si svolge all'interno di un moderno campus universitario di 50mila metri quadrati su una superficie dedicata di 3.000 metri quadri di laboratori.