Obiettivi del progetto
Un alto tasso di abbandono della protesii si registra per gli amputati di arto superiore, soprattutto per amputati a livello prossimale. Ciò è giustificato da numerosi fattori, tra cui l’impossibilità di controllare efficacemente la protesi, l’assenza di un ritorno sensitivo e propriocettivo, il costante senso di “estraneità” per la protesi, dovuto anche alle invasature ingombranti e a sistemi di fissaggio scomodi e invadenti.
Nonostante negli ultimi anni ci sono stati molti i progressi in tema di revisione e funzionalizzazione del moncone, le tecniche chirurgiche nell’ambito della preparazione del moncone d’amputazione non riescono ancora a supportare adeguatamente le tecnologie robotiche e bioniche applicate alla protesica. La ricerca procede verso un approccio sviluppato su misura attorno alle esigenze del singolo individuo, atto a ripristinare le componenti dinamiche, sensoriali e motorie per migliorare le prestazioni nelle attività di vita quotidiana e garantire conseguentemente la reintegrazione nel contesto sociale e lavorativo.
Re-Give Me Five (RGM5) si prefigge di ripensare il moncone per essere funzionale e adattabile all’applicazione di una protesi robotica di moderna concezione. RGM5 si pone tre obiettivi in parallelo:
1. Realizzare procedure di chirurgia bionica ad hoc per la revisione e la funzionalizzazione del moncone d’arto superiore in modo da adattarlo a dispositivi protesici di nuova generazione su una casistica di pazienti sempre più ampia. Effettuare almeno uno studio clinico di chirurgia bionica avanzata, che superi le tradizionali tecniche chirurgiche, che sia in grado di migliorare e combinare tra loro le varie nuove tecniche di ricerca e adattarle sui requisiti specifici del singolo paziente.
2. Restituire l’informazione propriocettiva della protesi all’utente, tramite lo studio e l’applicazione sia di metodiche invasive che di strategie non invasive, che verranno sviluppate nella fase sperimentale del progetto.
3. Definire le linee guida per la revisione del moncone d’amputazione e diffonderle anche attraverso un’intensa attività di informazione e divulgazione scientifica per sensibilizzare il sistema sanitario nazionale (SSN) e le Istituzioni su questo nuovo tema. |
