Nel decennale del primo master universitario italiano sulle tematiche dell’Homeland Security nasce il premio per chi si è distinto negli ambiti della sicurezza e dell’intelligence. Il ministro dell’Interno è stato il più votato in un sondaggio effettuato tra tutti gli studenti del Master con l’approvazione del comitato scientifico.
Roma, 12 aprile - Il ministro dell’Interno Marco Minniti è stato premiato con la prima edizione del premio “Sine Cura” dal prof. Roberto Setola, direttore scientifico del master in Homeland Security dell’Università Campus Bio-Medico di Roma per la diffusione dei temi nel campo della sicurezza.
“Sine Cura” nasce in occasione dei dieci anni del “Master in Homeland Security - Sistemi, metodi e strumenti per la Security e il Crisis Management” e premia le figure che meglio si sono distinte nei settori della Safety e della Security. “Sine Cura”, in latino “senza preoccupazione” indicava quelle attività di cui un cittadino non era tenuto a occuparsi perché delegate ad altri, ed è all’origine del termine sicurezza: chi opera in questi ambiti possiede le competenze necessarie a garantire il regolare svolgimento della vita associata, provvedere alla prevenzione dei rischi, fornire un tempestivo intervento in caso di emergenze.
Anche per questo il ministro dell’Interno Marco Minniti, tra i maggiori esperti in Italia di sicurezza e intelligence, è stato il più votato in un sondaggio effettuato tra tutti gli studenti del Master con l’approvazione del comitato scientifico del corso che, primo del settore in una università italiana, in dieci anni di attività ha formato e avviato a carriere prestigiose oltre 200 figure provenienti dalle esperienze più diverse. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Felice Barela, il Rettore prof. Raffaele Calabrò, la prof.ssa Marcella Trombetta, coordinatore scientifico del Master oltre a professionisti e a numerosi docenti e studenti provenienti da tutta Italia.
Il Master in Homeland Security, organizzato dal servizio Formazione Post Lauream, è articolato in attività didattica, tirocinio formativo e project work per complessivi 60 crediti (CFU) e un totale di 1500 ore. La didattica prevede 4 moduli in aula (Risk management; Business continuity & Crisis management; Tecnologie a supporto della Homeland Security; Infrastrutture critiche) più un modulo trasversale di orientamento al lavoro e soft skills. Il Master può contare su docenti prestigiosi e collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali, e vanta una consolidata collaborazione con Polizia di Stato, Corpo Nazionale dei VVF, Guardia di Finanza e le altre forze dell’ordine italiane.
L’Università Campus Bio-Medico di Roma da sempre tiene in forte considerazione i temi della sicurezza, non solo nell’ambito dei suoi corsi di Laurea in Ingegneria ma anche in quello medico-clinico e della sicurezza alimentare, dedicando spazi didattici e di ricerca scientifica con l’obiettivo primario di mettere l’uomo al centro. Tutti gli studenti che hanno finora frequentato il Master in Homeland Security hanno trovato sbocchi lavorativi ed è forte la domanda da parte delle aziende: molto ricercata è infatti la figura del tecnologo della sicurezza, un professionista in grado di effettuare analisi economiche, tecniche e sociali per evidenziare possibili minacce, vulnerabilità e rischi per l’azienda, oltre a poter individuare le soluzioni tecnico-organizzative idonee a prevenire e contrastare i diversi fenomeni di crisi.