TRIGR Trial to Reduce Insulin-Dependent Diabetes in the Genetically at Risk
Obiettivi del progettoIl Progetto TRIGR è uno studio internazionale, multicentrico, randomizzato in doppio cieco che prevede il reclutamento di 2800 neonati nel mondo (in Italia circa 60 di cui la metà in Sardegna). Il progetto si basa sull’ipotesi che il latte vaccino somministrato nei primi mesi di vita sarebbe diabetogeno. E’ uno studio di prevenzione primaria, randomizzato, in doppio cieco, che ha come finalità l’analisi delle differenze tra il gruppo normalmente esposto alle proteine del latte vaccino e il gruppo trattato con idrolizzato proteico, in termini di insorgenza di diabete Tipo 1 o di comparsa di anticorpi anti insula pancreatica. Entrambi i gruppi saranno costituiti da neonati geneticamente ad alto rischio di contrarre il diabete tipo 1 (familiari di primo grado di diabetici con particolari aplotipi HLA di alto rischio). Il primo gruppo di bambini dovrebbe avere una diminuzione dell’insorgenza degli anticorpi associati al diabete di tipo 1 rispetto al gruppo di controllo. La seconda ipotesi è che il gruppo svezzato con l’idrolizzato di caseina abbia una riduzione dell’incidenza di diabete di tipo 1. Se l’ipotesi risultasse corretta, la prevenzione di una parte dei casi di diabete tipo 1 e la conseguente riduzione di morbilità, mortalità e costi ad esso correlati sarebbe un obiettivo proponibile ed in seguito facilmente applicabile alla popolazione generale da cui originano il 90% dei casi di diabete tipo 1. Più dettagliatamente prevede:
Scopi accessori o secondari: In generale tali scopi sono rappresentati dalla comprensione della storia naturale del diabete tipo 1 a partire dalla fase di prediabete e dalla determinazione della relazione tra autoimmunità anti beta-cellula e risposta immune contro le proteine del latte vaccino. In dettaglio:
Questo è il primo studio di prevenzione primaria del diabete tipo 1 mai proposto. Infatti tutti i trials di prevenzione del diabete sono stati finora condotti su soggetti a rischio in quanto presentano anticorpi contro la beta cellula, quindi in una fase già avanzata dell’attacco autoimmune a queste cellule. Il fallimento della strategia preventiva di tali studi sarebbe da imputare proprio al momento tardivo di intervento. Nel presente studio, invece, si applica la ipotetica strategia preventiva in soggetti che presentano un elevato rischio genetico di sviluppare il diabete (familiari di primo grado con aplotipi HLA di elevato rischio), ma non hanno ancora sviluppato l’insulite autoimmune. |
Data di inizio e fine |
2001 - 2017 |
Responsabile del progetto |
Prof. Paolo Pozzilli, Unità di Ricerca di Diabetologia ed Endocrinologia - Coordinatore Scientifico del Programma di Ricerca per l’Italia |
Istituzione coordinatrice del progetto |
University of Helsinki - Finland |
Altre Istituzioni coinvolte |
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Fonte/i di finanziamento |
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