UCBM tra le prime università a istituire la laurea
12 maggio 2020 - Si occupa della persona, presta attenzione ai suoi bisogni assistenziali e fa in modo che ogni malato possa rispondere al meglio alle cure. L'infermiere è considerata l'unica professione in grado di dare soddisfazioni a livello umano e professionale. "L’infermiere è la figura che sta più vicino al malato e quindi, in qualche modo, può cambiargli la vita – spiega Raffaella Gualandi, vice direttore assistenziale delle professioni sanitarie al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico –È una professione che coinvolge in toto chi la esercita: competenza e umanità si integrano per rispondere ai bisogni di ogni persona in qualsiasi circostanza".
L'infermiere è un mestiere sempre più richiesto, che ha bisogno di un aggiornamento professionale costante e che procede di pari passo con le evoluzioni e le sfide a livello sanitario, non ultima quella caratterizzata dalla pandemia di Covid-19. L’Università Campus Bio-Medico di Roma, tra i primi atenei italiani ad aver istituito nel 1993 il corso di laurea in Scienze Infermieristiche per formare il personale che sarebbe stato assunto nel Policlinico che stava per nascere, punta su una professionalità completa dei suoi infermieri e riconosce loro un ruolo fondamentale per l’elevata competenza nelle diverse attività assistenziali, ma anche per l’attenzione che prestano a chi ha bisogno di cure attraverso una relazione personale e dedicata.
Nel Corso di Laurea in Infermieristica ( iscrizioni al test di ammissione aperte fino al 5 giugno ) lo studio di discipline scientifiche, oltre che antropologiche, e l’esperienza a diretto contatto con il malato contribuiscono a formare un professionista capace di prendersi cura della persona in tutti i suoi aspetti. Gli infermieri, tradizionalmente impiegati nei reparti ospedalieri, nelle cure domiciliari e in altri luoghi a livello territoriale, sono in aumento nelle aziende, nel mondo del welfare, delle realtà assicurative, delle biotecnologie e del terzo settore.
Il 2020 è l’anno internazionale dell’infermiere e oggi 12 maggio si festeggia il bicentenario della nascita di Florence Nightngale (12 maggio 1820), l'artefice della moderna assistenza infermieristica. "Preghiamo oggi per gli infermieri, le infermiere, uomini, donne, ragazzi e ragazze che hanno questa professione, più di una professione, è una vocazione, una dedizione. Il Signore li benedica. In questo tempo della pandemia hanno dato esempio di eroicità" ha detto il Papa all'inizio della messa del mattino. Gli infermieri, insieme ai medici e agli altri operatori sanitari, stanno lottando in prima linea per contrastare la grave emergenza sanitaria che sta coinvolgendo il mondo. Il loro impegno, oggi più che mai, è prezioso per il bene della collettività.