Per ricordare il gesto d’amore grazie al quale nel 1914 Alfredo Di Lelio inventò le sue fettuccine, il celebre ristorante romano festeggia il suo 109° anniversario premiando il personale e gli operatori sanitari della Fondazione in prima linea durante l’emergenza COVID-19: all’Università Campus Bio-Medico di Roma una charity dinner con oltre 150 persone

Roma, 7 febbraio 2023 – Una ricetta semplice, ricca di energie, in grado di restituire le forze alla moglie che aveva appena partorito. Debilitata e inappetente in seguito al parto, riprese vitalità e salute mangiando un piatto di fettuccine al burro e parmigiano realizzate a mano dal marito. Sono nate così le “Maestosissime Fettuccine all'Alfredo”, celebrate in tutto il mondo da oltre un secolo come uno dei simboli della cucina italiana nello storico ristorante di piazza Augusto imperatore a Roma. Dopo 109 anni, il 7 febbraio, un evento benefico celebrerà quel gesto d’amore nell’VIII “National Fettuccine Alfredo Day” per ringraziare la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e tutti coloro che si sono impegnati nell’emergenza pandemica per il bene di tutti.

Le mani sapienti che hanno imparato dalla tradizione a preparare, cuocere e mantecare le celebri fettuccine conosciute nel mondo stringeranno le mani di medici, infermieri, operatori sanitari e personale dell’università che si sono presi cura di migliaia di pazienti accorsi al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico nei mesi della lunga emergenza per combattere l’infezione da Coronavirus, effettuare un tampone o vaccinarsi.

Migliaia i pazienti trattati nel reparto Covid, quasi 200mila i tamponi effettuati dal Drive-in nel corso dell’emergenza, circa 1000 i tamponi analizzati ogni giorno dal laboratorio analisi, fino a 1600 vaccini al giorno effettuati dal centro vaccinale, per uno sforzo che nell’arco di oltre due anni ha coinvolto tutte le strutture della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

E nel corso della serata, presentata dal giornalista del Tg1 Paolo Di Giannantonio e patrocinata dalla Commissione Sport di Roma Capitale, protagoniste saranno proprio le mani nelle sculture realizzate da Dante Mortet, cesellatore e scultore, che racconterà la genesi e il significato delle sue opere offerte in dono. Alla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico sarà consegnato il “Premio Petrolini” per il servizio svolto durante la pandemia da Covid-19 e altri riconoscimenti saranno conferiti alle diverse componenti del personale della Fondazione.

Con questo evento vogliamo condividere ciò che da oltre cento anni dà significato e senso alle nostre fettuccine con le persone che, con coraggio e spirito di servizio, hanno profuso il loro grande impegno nella lotta al Covid-19 – ha sottolineato Mario Mozzetti, titolare del ristorante Alfredo alla Scrofa – Crediamo che mangiare sia sempre anche un gesto d’amore: per questo motivo dedichiamo la nostra serata a voi, persone capaci di un vero slancio verso la vita e protagonisti di un lavoro quotidiano volto al bene delle persone”.

Dallo scoppio della pandemia, nell’arco di poche settimane, il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ha messo a disposizione tutte le sue energie per affrontare l’emergenza pandemica – ha detto Carlo Tosti, presidente della Fondazione e dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – abbiamo chiuso il pronto soccorso e realizzato in quegli spazi un reparto Covid completamente isolato; in tempi record abbiamo aperto un centro vaccini che ha accolto persone di ogni età e organizzato un drive-in per effettuare i tamponi in sicurezza utilizzato da migliaia di cittadini di Roma e Lazio. Il nostro laboratorio analisi ha lavorato giorno e notte senza sosta e i nostri operatori sanitari, dai medici ai radiologi agli infermieri, hanno dato tutti il massimo in questa storica emergenza che ha reso il nostro policlinico un luogo ancora più attento alle esigenze delle persone e calato nel tempo presente”.

Ad Alfredo Di Lelio, fondatore dello storico ristorante oggi condotto dalle eredi Ines Di Lelio e Chiara Cuomo, bastarono acqua, farina e poche uova per realizzare una fettuccina leggera condita con burro e parmigiano in una ricetta originale e gustosissima, ideale da servire come piatto energizzante e post allenamento sportivo.

“Il bello di questa ricetta tradizionale è il suo elevato apporto di carboidrati e proteine: quando abbiamo voglia di un piatto speciale non bisogna per forza fare rinunce – ha spiegato la professoressa Manon Khazrai, docente in Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana dell’Università Campus Bio‐Medico di Roma - Se siamo a dieta possiamo gustarlo riducendo un po’ le porzioni, se invece pratichiamo abitualmente l’attività fisica sarà più facile smaltirlo. D’altro canto – prosegue Khazrai -  oltre a stare attenti alle calorie è giusto concedere talvolta delle occasioni al gusto: tralasciare questo aspetto può rivelarsi deleterio per le nostre diete, poiché molti di noi ricorrono agli stuzzichini e alle merende fuori pasto che possono diventare molto più dannose per il nostro equilibrio e per la salute”.

“Una ricetta tipica della cucina romana, ricca di energia a rilascio lento, tipico del metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi è un’eccellenza gastronomica italiana da valorizzare e far rientrare non solo nei menu quotidiani ma soprattutto in diete destinate a ripristinare il nostro stato di salute psico-fisico e supportare gli sforzi fisici legati, ad esempio, all’attività sportiva quotidiana” ha sottolineato Ferdinando Bonessio, docente di Scienze motorie e Presidente della Commissione Sport di Roma Capitale.