Per neolaureati o prefessionisti già occupati
16 novembre 2020 - Parte a gennaio la prima edizione del Master di II livello in “Digital Open Innovation & Entrepreneurship”, un corso innovativo e proiettato verso lo sviluppo di menti e professionalità, volutamente in controtendenza in un momento storico in cui sembra che tutto debba fermarsi e rimanere sospeso.
Parte a gennaio 2021 con un ciclo di lezioni della durata di 5 mesi: una full immersion di teoria e approfondimento che darà le basi per potersi poi avviare, in estate, verso il bootcamp e il tirocinio con le aziende. “Il Master è organizzato in collaborazione con Cisco Academy e con Marzotto Venture Accelerator, che non sono solo partner di progetto ma che sono stati coinvolti nella realizzazione dei moduli, così che quello che viene insegnato nella parte teorica sia in linea con quello che le aziende si aspettano di trovare in un diplomato a questo Master” spiega Roberto Guida, professore associato di Economia degli intermediari finanziari presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma.
A partire da giugno, i partecipanti saranno coinvolti in bootcamp, un termine che indica un evento formativo strutturato che ha l’obiettivo di mettere in pratica concetti chiave appresi durante la teoria. Il bootcamp dell’Università Campus Bio-Medico di Roma è un programma internazionale volto a formare le nuove menti alle IoT e AI, tramite seminari, casi di studio e hackathon. “Il bootcamp sarà una grande opportunità – racconta Paolo Soda, professore di Sistemi di elaborazione delle informazioni presso UCBM – perché darà ai partecipanti l’occasione per scambiarsi idee in un ambiente di contaminazione molto fertile. Dopo di che, i partecipanti saranno pronti a intraprendere il tirocinio curriculare presso una delle aziende partner e avranno così modo di confrontarsi con la realtà lavorativa”.
Al termine del Master i partecipanti avranno maturato conoscenze e competenze trasversali, in grado di fornirgli strumenti utili a interpretare i processi di cambiamento e adattamento del contesto competitivo. L’obiettivo è formare leader dell’innovazione aperta, orientati alla gestione dinamica e adattiva del cambiamento organizzativo.
Conoscenze
I partecipanti acquisiranno le conoscenze relative agli strumenti e alle metodologie di gestione dei progetti di innovazione attraverso l’analisi di prospettive e visioni future dei cambiamenti in atto e della relazione tra innovazione e competitività, scenario strategico e innovazione tecnologica, strategie di innovazione e capacità organizzative. Inoltre acquisiranno conoscenze di matrice economico-organizzativa, tecnologica e di gestione dati, utili al governo dei processi di innovazione tecnologica nelle imprese industriali e di servizi.
Competenze
Terminato il corso, il discente sarà in grado di progettare e implementare progetti di trasformazione organizzativo-gestionale in aziende industriali e di sevizi finalizzati alla introduzione dell’innovazione di processo e/o di prodotto. Acquisirà le competenze utili per dominare i modelli e le tecniche di gestione dei progetti innovativi di trasformazione digitale, con un focus specifico sullo sviluppo e l’implementazione di nuovi prodotti, processi, progetti di ricerca industriali e di sviluppo software. Il Master consentirà, inoltre, ai partecipanti di acquisire competenze e abilità operative nelle aree tematiche del comportamento organizzativo, come per esempio la comunicazione e la leadership dello sviluppo e generazione di nuove idee, della creatività, dell’analisi e della gestione dei fattori abilitanti e dei fattori frenanti l’innovazione, dell’applicazione delle nuove tecnologie dell’informazione, della comunicazione e del loro impatto sul miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza nelle organizzazioni d’impresa.
Sei un neolaureato e vuoi ulteriormente specializzarti in un settore nuovo e in forte espansione?
> Guarda qui l’intervista al prof. Paolo Soda
Sei un professionista già occupato o un imprenditore e vuoi ampliare la tua formazione ed entrare in un network all’avanguardia?
> Guarda qui l’intervista al prof. Roberto Guida
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