Cosa si intende per Internet delle cose? Esiste da molto prima che venisse definito in questo modo e incrocia la nostra quotidianità più di quanto immaginiamo, proprio perché riguarda tutto il mondo degli oggetti reali connessi ad Internet.

Dai termostati, agli orologi, passando per numerosi tipi di sensori e rilevatori (di luminosità, di umidità, di ambiente e territorio), la tecnologia che rende i dispositivi interconnessi pervade la vita di tutti i giorni e promette passi da gigante. L’evoluzione dell’uso della rete sta rendendo le cose dotate di una propria intelligenza, in grado di trasmettere dati e ricevere informazioni. I settori smart home e smart city sono attualmente quelli più consolidati, ad esempio attraverso applicazioni di videosorveglianza e sicurezza utilizzati nelle abitazioni, sistemi domotici e di monitoraggio del traffico nelle grandi città. Ma l’IoT trova la sua strada anche nell’industria manifatturiera, automobilistica e biomedicale, per non citare il campo della robotica.  

È per questo che l’Università Campus Bio-Medico di Roma ha inserito l’insegnamento IoT System Design all’interno del curriculum e-health del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica. Caratterizzato da un approccio teaching by doing, nel quale gli studenti sono impegnati prevalentemente in attività di progettazione in laboratorio, il corso ha l’obiettivo di formare degli ingegneri in grado di progettare e sviluppare dispositivi, sensori e sistemi, distribuiti e interconnessi tramite internet. Una proposta supportata dall’attività di ricerca dell’Ateneo, che vanta importanti risultati scientifici in campi applicativi di riferimento come la biometria, la telemedicina e il monitoraggio della produzione alimentare.