Giovanni Di Pino È tra le 50 personalità Wired “da tenere d’occhio” nel 2016 . Wired è la rivista di origine statunitense...Tra i tanti personaggi, spiccano, ad esempio, il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca Merkel, data tra l’altro come favorita nella corsa al Premio Nobel per la pace. Presenti però anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi così come Antonio Conte, che quest’estate porterà la nazionale italiana di calcio agli europei in Francia

18 marzo 2016il giovane ricercatore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Giovanni Di Pino, premiato di recente tra i top young scientists d’Europa grazie al suo progetto Reshape. La rivista di origine statunitense, che anche in Italia racconta le “storie delle idee e delle personalità che cambiano il mondo”, lo annovera infatti nella speciale classifica insieme a scienziati, capi di Stato, attivisti, imprenditori, sportivi e celebrità del cinema e dello spettacolo.

Non poteva mancare infine Papa Francesco, citato come protagonista dell’Anno giubilare della Misericordia. Grande attenzione anche all’aeronautica spaziale con gli astronauti statunitensi Scott Kelly e Jeffrey Williams e l’italiano Paolo Nespoli. Da non dimenticare inoltre ExoMars 2016, la missione dell’ESA (European Space Agency) lanciata in questi giorni e che porterà su Marte due sonde realizzate in Italia per studiare l’esistenza di forme di vita.

Numerosi i protagonisti del mondo della ricerca scientifica nella top 50 di Wired. Si parte da Einstein, in occasione del centenario della sua teoria della relatività, per arrivare ai giorni nostri. Tra i selezionati, il direttore dell’Istituto italiano di tecnologia Roberto Cingolani, la direttrice del Cern di Ginevra Fabiola Gianotti, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti,  lo scienziato italo-americano specializzato in biologia molecolare Napoleone Ferrar e l’esperto di immunologia e fisiologia cellulare Antonio Lanzavecchia.  

È quindi in buona compagnia Giovanni Di Pino, vincitore lo scorso mese di novembre del prestigioso bando ERC-Starting Grant, uno dei più competitivi a livello europeo. Il suo studio, finanziato dall'European Research Council, è focalizzato sullo sviluppo di una nuova concezione di protesi a controllo neurale. Una protesi che non venga più percepita dagli amputati come un corpo estraneo, questo l’obiettivo che si prefigge il ricercatore UCBM e che potrebbe rivelare esiti rivoluzionari.