All’evento, in programma il 13 e 14 marzo, esperti in campo internazionale parleranno in particolare dei loro effetti in gravidanza nello sviluppo degli infanti e per la cura di patologie croniche come il diabete e di malattie cognitive come la sclerosi multipla

 

Roma, 11 marzo 2014 - Sono acidi grassi poliinsaturi presenti nel pesce, soprattutto in specie come salmone e merluzzo, nelle noci, nei semi di lino e di chia, una pianta nativa del Guatemala e del Messico, già elemento base della dieta di antiche popolazioni come Maya e Aztechi. Gli esperti di alimentazione guardano con interesse alle loro proprietà, da quando l’osservazione li ha portati a constatare che popolazioni con una dieta ricca di pesce, come giapponesi e scandinavi, hanno minori problemi cardiovascolari.

Di Omega-3 si parlerà all'Università Campus Bio-Medico di Roma il 13 e 14 marzo (via Alvaro del Portillo 21, Trigoria). Alla sua terza edizione, dopo Folic Acid (2011) e Vitamin D (2012), il Workshop si pone come appuntamento internazionale del Campus Bio-Medico sui temi più interessanti legati all’alimentazione.

"Sono sostanze nutritive che hanno quasi le caratteristiche di un farmaco – spiega la Dott.ssa Sara Emerenziani, esperta di nutrizione del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Sono antinfiammatori e vaso-dilatatori. Come anti-aggreganti prevengono, per esempio, la formazione di trombi nel sangue. Agiscono poi sul profilo lipidico, permettendo di ridurre il colesterolo, o sugli effetti collaterali provocati dalla nutrizione artificiale sul fegato".


Tra ricerca di base e applicazioni cliniche, al Workshop on Omega-3 si analizzeranno, in particolare, i loro effetti in gravidanza e nello sviluppo cognitivo dell’infante, nella cura di patologie cardiovascolari, della sclerosi multipla, del diabete e di altre patologie croniche. Sull’assunzione di Omega-3 mediante integratori, è ancora una volta importante il buon senso: “Possono essere utili, soprattutto nel caso di soggetti malati – precisa Sara Emerenzianima nella vita quotidiana non sostituiscono corretti stili di vita e una dieta equilibrata. Sedentarietà, consumo di alcol e dipendenza da fumo o anche semplicemente scarso consumo di alcuni alimenti come il pesce, non possono essere riequilibrati semplicemente con l’assunzione d'integratori a base di Omega-3”.

E anche sui loro effetti terapeutici, addentrandosi nel tema, si scopre che gli scienziati sono ancora alla ricerca di una risposta univoca. Se un recente studio della Nutrition Foundation of Italy, pubblicato nel 2014 sulla rivista scientifica Atherosclerosis, parla di una riduzione del 65 per cento del rischio recidivo d’infarto in soggetti cardiopatici, un altro studio italiano su 12mila soggetti, condotto all’Istituto Farmacologico 'Mario Negri' nel 2013 e pubblicato sul New England Journal of Medicine, mette in discussione l’efficacia dell'assunzione di Omega-3 in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare multipli (obesità e diabete), al fine di prevenire complicanze.

Di questo e altro discuteranno gli esperti in arrivo quest’anno a Roma. Tra loro, Elisabeth A. Yetley, dell’Istituto Superiore di Sanità statunitense (NIH), Angelo Azzi, già consigliere della Casa Bianca per le politiche federali sui temi della nutrizione e docente della Tufts Universiy di Boston, Manfred Eggersdorfer, della DSM Nutritional Product svizzera, Isabelle Denis, dell’Istituto Nazionale francese per la Ricerca Agraria (INRA), Maria Makrides, dell’Università australiana di Adelaide, Richard J. Deckelbaum, della Columbia University di New York. Tra gli italiani, Carlo Agostoni, dell’Università di Milano, Laura De Gara, dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Luigi Mondello, dell’Università di Messina, e Dario Pitocco, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

I lavori del Workshop iniziano ogni mattina alle ore 9.30, con termine previsto alle ore 17.00 per giovedì 13 marzo e alle ore 13.00 per venerdì 14 marzo

 

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