Il prof. Paolo Pozzilli commenta l'incremento delle candidature UCBM su Indire

10 agosto 2020 – Cresce il numero degli aspiranti Erasmus per il prossimo anno accademico nonostante il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19. Risultato emerso da uno studio condotto dall'Agenzia nazionale Erasmus+ Indire che ha raccolto i numeri relativi alle domande degli studenti universitari presentate negli Istituti di Istruzione Superiore del Lazio.

L'Università Campus Bio-Medico di Roma registra un +136,4% con 26 domande per l'anno accademico 2020/2021.

Indire, Istituto nazionale documentazione innovazione e ricerca educativa, ha intervistato il prof. Paolo Pozzilli, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Medicine and Surgery UCBM e Filippo Cucinella, studente al IV anno del Corso di Studi in Medicina e Chirurgia UCBM affinché commentassero il risultato ottenuto dall'Ateneo.

"Abbiamo cercato di mettere in risalto l’impatto positivo che l’esperienza di mobilità ha nella crescita interculturale, individuale e professionale di ciascuno di loro.
Il risultato è tuttavia un tassello di una più ampia strategia di internazionalizzazione dell’Ateneo: tra gli obiettivi individuati nel piano strategico per l’internazionalizzazione 2021-2027 vi è quello di sviluppare ulteriormente il network di università straniere, al fine di favorire la mobilità sia in entrata che in uscita. Individuare partner con cui condividere un percorso formativo e non solo prevedere uno scambio di mobilità costituisce per la nostra università uno stimolo a investire soprattutto sulla qualità degli accordi piuttosto che sulla quantità"  ha commentato il prof. Pozzilli nell'intervista. 

Il programma Erasmus+ consente a qualsiasi studente di crescere confrontandosi con altre realtà sociali, culturali e accademiche diverse da quella italiana. "È un circolo virtuoso: maggiore è il numero degli studenti che raccontano la propria esperienza Erasmus e maggiore sarà il numero di studenti che cercheranno di viverla. Dal canto nostro, continueremo a promuovere la partecipazione al Programma attraverso colloqui individuali, eventi dedicati (come gli Erasmus Days dello scorso anno, che hanno riscosso una considerevole partecipazione) e altre iniziative di comunicazione interna ed esterna in cui cercheremo di dare massima visibilità proprio alle testimonianze dirette dei nostri studenti. Infine i nostri studenti Erasmus rappresentano i migliori ambasciatori nel promuovere all’estero l’immagine del nostro Ateneo sia tra gli studenti che tra i professori" ha aggiunto il professore.

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