Il benessere della persona al centro. Anche gli amici a quattro zampe potranno essere accanto agli ospiti. La struttura apre nel decennale della legge 38 e al termine dell’anno internazionale dell’infermiere 

 

Roma, 16 dicembre 2020 - Garantire la migliore qualità delle cure per i pazienti in fase avanzata di malattia offrendo al territorio un servizio ispirato da una visione olistica dell’assistenza alla persona. Con un totale di 60 posti autorizzati dalla Asl Roma2, 12 residenziali e 48 in assistenza domiciliare, nasce il nuovo Centro di cure palliative “Insieme nella cura” dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ubicato all’interno della Riserva naturale regionale di Decima Malafede, nella zona di Trigoria.

La struttura, che accoglierà i primi pazienti sin dai prossimi giorni, si inserisce nel complesso di Via àlvaro del Portillo 15 a Roma all’interno dell’edificio polifunzionale CESA che ospita le attività del Centro per la Salute dell’anziano promosse dalla Fondazione Alberto Sordi e colma uno dei bisogni di assistenza del territorio.

“Insieme nella cura” opera in stretta connessione con la rete assistenziale del territorio per garantire la continuità della cura. Nasce con l’obiettivo di mettere al centro quanti abbiano bisogno di una assistenza per malattie in fase avanzata, per la cura del dolore e di altri sintomi. Il rispetto della persona, delle sue caratteristiche e delle sue volontà, l’informazione al paziente e ai suoi familiari su tutte le fasi della malattia e l’alta considerazione per la relazione di cura sono i cardini attorno ai quali si sviluppa l’azione dell’équipe del Centro.

L’hospice è stato concepito con l’obiettivo di ricreare il comfort di vita di un ambiente domestico grazie a stanze ampie e moderne nelle quali è possibile portare il proprio animale da compagnia. L’ampia struttura si propone come un luogo dove il benessere della persona è considerato parte integrante della cura. Grande considerazione è stata data agli spazi di socializzazione come la tisaneria aperta 24 ore su 24 e agli spazi comuni per incontri e attività ricreative, alla sala da pranzo, la cappella, l’ampia terrazza e il giardino esterno (attualmente non utilizzabili, saranno fruibili al termine dell’emergenza Covid-19). Le camere sono attrezzate con aria condizionata, minifrigo, servizi igienici attrezzati, campanello di chiamata, letto elettrico, luce individuale.

Ad assistere i pazienti un’equipe di medici e infermieri palliativisti, psicologi, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, oltre agli assistenti sociali e spirituali. Una rete di volontari è attiva per assicurare ogni giorno la presenza di persone adeguatamente formate a sostegno della qualità della vita del malato. A domicilio, il paziente viene seguito giornalmente grazie a un Piano di assistenza individuale.

Lo stretto rapporto con l’Università Campus Bio-Medico di Roma rende continuo lo scambio professionale e permette continue occasioni di crescita, formazione e ricerca per il personale, gli studenti e i volontari coinvolti. Già oggi è attivo presso l’Ateneo un Master in cure palliative e da anni, anche grazie al corso di Laurea in Infermieristica, è grande l’attenzione per i temi dell’assistenza, concretizzatisi in convegni, studi scientifici e nella Carta dei Diritti del Caregiver Familiare, prima in Italia a definire lo statuto di una figura centrale nell’assistenza al malato. Un impegno a tuttotondo che oggi si completa con l’avvio di servizi indispensabili per il sostegno delle persone più fragili del territorio.

“Da oggi si aggiunge un altro pezzo di offerta assistenziale nella nostra regione. Aprire un hospice e in particolare presso il Campus Bio-Medico di Roma è molto importante per la Regione Lazio e sono sicuro che affrontare il tema delle cure palliative con la delicatezza e la cura alla persona tipiche del servizio che offre il Campus Bio-Medico sarà un risultato che questa regione potrà rivendicare ovunque" ha detto Daniele Leodori, vicepresidente della Regione Lazio.

“Oggi si dà avvio all’attività dell’hospice, un ulteriore tassello per migliorare l’assistenza a servizio dell’uomo e l’umanizzazione delle cure  - ha detto Alessio D’Amato, assessore alla sanità e integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio  - Un grande in bocca al lupo a tutti gli operatori che stanno contrastando il Covid ma non tralasciano le altre cure. Abbiamo rinnovato l’accordo con l’Università Campus Bio-Medico nei prossimi giorni e soprattutto sta per partire la campagna di vaccinazione Covid che è un segnale di speranza in un momento in cui ne abbiamo tanto bisogno”.

“”Insieme per la cura” seguirà pazienti del territorio laziale e creerà una forte continuità di cura tra i pazienti seguiti nel nostro Policlinico universitario – ha detto la professoressa Maria Grazia De Marinis, direttrice del centro di cure palliative “Insieme nella cura” - Questo centro nasce in una università in cui è attivo da diversi anni un master di primo e secondo livello sul tema delle cure palliative e ha inserito le cure palliative nei piani di studio di medici e infermieri per diffondere la cultura della palliazione che è fondamentale per i nostri pazienti”.