Collaborazioni anche con partner oltreoceano
di Francesco Unali
5 maggio 2021 - Un anno vissuto a caccia del virus quello dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma diretta dal professor Massimo Ciccozzi. Dallo studio grazie al quale, per primo in Italia nel gennaio 2020, l’epidemiologo riuscì a identificare il salto di specie del nuovo Coronavirus (dal pipistrello all’uomo), la ricerca in epidemiologia sul virus che ha infettato il mondo ha fatto tanta strada.
In particolare il gruppo di studio Ucbm, distribuito tra Italia, Florida e Brasile, ha inanellato una sequenza di 40 pubblicazioni scientifiche su alcune tra le più autorevoli riviste scientifiche di medicina ed epidemiologia. Insieme all’attività scientifica Ciccozzi ha portato avanti, lungo tutta la pandemia, un’intensa attività divulgativa sui mass media volta a fornire informazioni il più possibile oggettive e chiare sulla situazione dei contagi e la tendenza in corso, mese dopo mese, dal punto di vista epidemiologico. Tra le numerose ricerche significativo è stato il contributo grazie al quale il gruppo di ricercatori italo-americani-brasiliani coordinati da Massimo Ciccozzi e Davide Zella dell’Institute of Human Virology di Baltimore (Maryland, Usa) ha individuato ben 13 pacchetti di varianti virali, ricettacoli nascosti sul territorio, che suggeriva di impostare la lotta al virus partendo dal blocco dei focolai locali prima ancora dei lockdown generalizzati.
Altro lavoro di primaria importanza, realizzato insieme al prof. Arnaldo Caruso di Brescia, è stato quello relativo alla cosiddetta "variante italiana”, situata in posizione N501T. Secondo gli scienziati il virus si sarebbe modificato in Y nell’arco di un mese, tra agosto e settembre, muovendosi liberamente per l’Europa.
L’impegno epidemiologico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma è poi proseguito con lo studio del Rt, l’indicatore usato per stabilire il livello di contagiosità del virus: un lavoro che ha confermato i dubbi su un indicatore molto utile ma che rischia di rendere le decisioni tardive e meno efficaci.