Illustre Ministro della Salute prof. Orazio Schillaci, Illustre Capo di Gabinetto MUR avv. Marcella Panucci, Illustre Presidente ANVUR prof. Antonio Felice Uricchio, Illustri Autorità tutte civili, militari e religiose, Magnifiche Rettrici e Magnifici Rettori Delegate e Delegati, Presidente CNR prof.ssa Maria Chiara Carrozza, Commissario INAIL prof. Fabrizio D'Ascenzo, Presidente Istituto Superiore di Sanità prof. Rocco Bellantone, Delegato del Commissario Straordinario Mario Pezzotti del CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, il nostro prof. Emanuele Marconi e Direttore del Centro CREA di Ricerca su Alimenti e Nutrizione, Presidente dell'Accademia Lancisiana dott.ssa Laura Gasbarrone e membro esterno della Commissione per la laurea honoris causa a Samuel Modiano, Delegato del Presidente dell’Accademia dei Lincei Roberto Antonelli, il nostro professore emerito Massimo Inguscio, Presidente dell’Accademia di Ingegneria e Tecnologia, prof.ssa  Speranza Falciano, Illustri Rappresentanti delle Istituzioni, degli Enti di Ricerca e del mondo industriale, Care Colleghe e Cari Colleghi Docenti, Studentesse, Studenti, Gentili ospiti, Desidero porgere a tutti il mio più cordiale benvenuto e ringraziarvi per la vostra presenza all’Inaugurazione dell'anno accademico 2023-2024 dell'Università Campus Bio-Medico di Roma. 

Oggi avremo il piacere e l'orgoglio di completare il trentesimo e avviare il trentunesimo Anno Accademico dalla fondazione del nostro Ateneo e della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia.

Per celebrare la nostra Facoltà Dipartimentale più Senior, ci tengo a ringraziare, per i loro fondamentali contributi al nostro sviluppo, i 4 nostri docenti che sono entrati quest’anno accademico in quiescenza: i proff. Vittorio Altomare, Stefano Bonini, Roberto Coppola, Flavio Keller.

Come anticipato dal Presidente e dall'AD\DG, conferiamo oggi anche la nostra prima laurea magistrale Honoris Causa proprio in Medicina e Chirurgia a Samuel Modiano. Vediamo in questo conferimento un giusto tributo alla sua straordinaria vita e alla sua preziosa testimonianza che fortemente si allinea alla nuova concezione della salute della persona, come la capacità di ciascuno di noi di adattarsi e prosperare nel modo giusto in tutte le nostre condizioni di vita, anche quelle più sfidanti e pericolose nei momenti di crisi. Come fortemente indicato dal Premio Nobel Albert Einstein: "Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia… L’unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla…Proprio nei momenti di crisi possiamo essere più creativi e innovativi". Messaggi fondamentali sulla straordinaria forza e determinazione che sempre più può e deve avere un essere umano, valori che devono in primis ispirare l’impegno e l’operato di tutti i Medici, anche grazie ad un utilizzo consapevole, appropriato e sostenibile delle nuove tecnologie.

Tale aspetto si connette in particolare al conferimento della nostra prima laurea honoris causa Magistrale in Ingegneria Biomedica nel 2018, all’avvio del ventesimo anno dalla fondazione della nostra Facoltà Dipartimentale di Ingegneria, al prof. Paolo Dario, ora professore emerito della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e membro del nostro International Research and Innovation Advisory Board: un pioniere internazionale della robotica applicata in medicina, che ha fatto uscire i robot dal mondo industriale con approcci cooperativi con la componente umana sui quali stiamo facendo tante attività di ricerca avanzata e innovazione.  

Avendo avviato il mio mandato da Rettore proprio all’inizio del nostro trentesimo anno accademico, abbiamo lavorato in questo primo periodo con tutto il gruppo del Rettorato, le tre Prorettrici, i 28 Delegati e Referenti, e il Servizio Rettorato, con tre manager focalizzati sulle tre fondamentali missioni accademiche, attuando rilevanti attività per sostenere la crescita del nostro ateneo e che hanno portato già a risultati significativi che desidero brevemente condividere.  

In primis, siamo contenti che l’UCBM sia entrata quest’anno per la prima volta in un ranking internazionale, THE-WUR Times Higher Education - World University Ranking posizionandosi nel primo 15% della classifica generale su circa 2700 università appartenenti a oltre 100 diversi Paesi del mondo, e al 18° posto sugli atenei italiani con punti di forza rilevanti in particolare per quanto riguarda la qualità della ricerca, il rapporto studenti\docenti (18,4 - ora circa 15) - che ci fa posizionare inoltre a livello nazionale all’11° posto e all’8° posto nel bilancio di genere (62% donne) per quanto riguarda gli studenti. 

 Fondamentali i suggerimenti THE-WUR sul miglioramento continuo, in particolare per aumentare ulteriormente il numero di studenti provenienti dall’estero, già comunque cresciuti di oltre il 40% nell’ ultimo anno accademico e ne abbiamo circa 100 studenti stranieri da 32 paesi da tutti i 5 continenti. Ringrazio sentitamente il Delegato per l’Internazionalizzazione e SDG, prof. Leandro Pecchia, per un’attenta analisi critica e tutto il lavoro svolto con il gruppo che ci ha consentito di poter entrare nel ranking con questo buon posizionamento a livello globale e nazionale. 

Con l’ottima guida della nostra Prorettrice alla Didattica, Laura De Gara, anche Vicaria del Rettore, si sta proseguendo alla progettazione di percorsi didattici basati su approcci interdisciplinari, problem-based&research-based learning quale condizione necessaria per favorire l’innovazione dell’offerta didattica e delle modalità di erogazione dei corsi. In questo contesto, ci tengo a menzionare il tavolo di lavoro con Unindustria coordinato dalla prof.ssa De Gara a cui aderiscono 10 imprese del Lazio, per lo sviluppo delle competenze\reverse-placement, per la progettazione di un’attività didattica multidisciplinare e trasversale a tutti i corsi di laurea, centrata sulle grandi sfide da affrontare sia a livello globale sia a livello nazionale, in particolare in ambito biomedicale, agroalimentare ed energetico e dell’intelligenza artificiale,. Sugli approcci formativi innovativi research-based siamo fortemente interessati a sviluppare progetti pilota in forte sinergia con il mondo industriale e anche con altri atenei e enti di ricerca, a partire da quelli qui oggi partecipanti al nostro evento e con i quali abbiamo collaborazioni strategiche. 

Per tutte le studentesse e tutti gli studenti dell’Ateneo il lavoro di gruppo, le metodologie didattiche innovative, problem-based e research-based unite alla presenza di tutor personali, favoriscono un costante coinvolgimento attivo, e proattivo, nel processo di apprendimento. Grande importanza viene inoltre attribuita alla multi e interdisciplinarità, portando a una forte contaminazione e a una naturale tendenza alla collaborazione anche tra docenti e studenti dei diversi corsi di studio e delle diverse Facoltà Dipartimentali. È davvero un orgoglio avere sempre più gruppi inter-corsi di laurea, ad esempio di medicina e ingegneria, che lavorano insieme per tesi di laurea e idee innovative e ai nostri alumni fondatori di spin-off anche partecipati dal nostro ateneo e oggetto di rilevanti premialità. In questo trentesimo anno accademico abbiamo anche fondato e attivato la Scuola di Dottorato e la Scuola UCBM Academy, per una formazione post-laurea sempre più solida e integrata.

Come già anticipato dal Presidente, attribuiamo valore alle materie umanistiche e in particolar modo a quelle legate agli aspetti etici delle professioni, sia dal punto di vista teorico che pratico, con varie attività di volontariato e di cooperazione internazionale in Paesi in via di sviluppo che offrono l'opportunità di vivere, già negli anni della formazione, esperienze arricchenti di servizio alla persona e propedeutiche all'esercizio della futura, al fine di promuovere la formazione integrale dello studente. 

In linea con la nostra Carta delle Finalità è un vero onore annunciare che abbiamo siglato un MoU con Harvard University “The Human Flourishing Program at Harvard’s Institute for Quantitative Social Science”, per un programma innovativo interdisciplinare di formazione e di ricerca dei nostri studenti, dei nostri tutor e del nostro corpo docente più junior in collaborazione con docenti dell’Università di Harvard: saremo la prima università al mondo a sviluppare e ad applicare human flourishing alla formazione degli studenti, che potranno essere sempre più capaci di gestire i dilemmi della ricerca e dell’innovazione, come fortemente sollecitato dal prof. Clayton Christensen di Harvard, promotore dell’innovazione rampante, disruptive, che non deve sempre far fallire le grandi aziende già presenti sul mercato. Grazie di cuore alla nostra Prorettrice allo Sviluppo Accademico Integrato Simonetta Filippi per aver promosso questa collaborazione così strategica.  

Un ringraziamento speciale anche al nostro già Presidente, dott. Felice Barela, attuale referente del nostro Consulting Committee che quest’anno ha organizzato due eventi internazionali cui hanno partecipato centinaia di studenti e docenti, sui temi della robotica e degli ambienti digitali ed ecologia umana”. Decisive per la formazione integrale dello studente sono anche le attività culturali, sportive e sociali portate avanti con grande entusiasmo dalla nostra Prorettrice all’Integrazione e Impatto Sociale, Sara Ramella, dai Delegati in questi ambiti e dal Consiglio degli Studenti e dall’associazione Campus Sharing. 

Tra le moltissime attività ad impatto sociale, mi piace citare l’ultima Notte Europea dei Ricercatori in cui abbiamo aperto le porte del nostro Ateneo al territorio, ospitando per la prima volta fino a 1500 studenti, tra cui gli allievi dell’Istituto Comprensivo Marta Russo che sono qui con noi anche oggi.  

Quest’anno è stato in crescita anche per quanto riguarda le attività di ricerca, raggiungendo un success rate sui bandi competitivi di circa il 30% e riscuotendo ampi successi nei bandi nazionali, tra cui il bando MUR-PRIN, e nei bandi europei con progetti finanziati nell’ultimo semestre su vari programmi europei Horizon Europe, EU for Health e European Defence Fund, ecc. 

Come esplicitato in un messaggio fondamentale dal Premio Nobel prof. Giorgio Parisi, della Sapienza Università di Roma e già Presidente dell’Accademia dei Lincei, all’evento del Centenario CNR a cui abbiamo partecipato con il Presidente della Repubblica Mattarella e i Ministri Bernini e Urso oltre vari ospiti qui presenti, è fondamentale che lo Stato e le Industrie considerino le risorse da associare sempre più alla ricerca quale un fondamentale, imprescindibile investimento per il futuro benessere della nostra società.

Abbiamo ricevuto un significativo sostegno dalla Fondazione Roma per l’avvio di un “Centro integrato di ricerca e cura sulla malattia di Alzheimer”, che comprenderà anche un nuovo stabulario per la ricerca pre-clinica, oggetto di evoluzione dirompente con attività parallele sulla ricerca traslazionale basata sulla modellazione, simulazione, medicina rigenerativa, organoidi e intelligenza artificiale che potranno sempre più ridurre e ottimizzare l’impiego dei modelli animali. 

INAIL ha appena approvato il nuovo progetto strategico 3DAID++ da attuare in sinergia con il Centro Protesi INAIL che promuove approcci innovativi sulla medicina per i pazienti con forti diverse abilità motorie attraverso soluzioni sostenibili per la salute globale, ad esempio protesi e ortesi in stampa 3D personalizzate, anche per i bambini nelle scuole. E le scuole, come anticipato a tutte le Università del Comitato Regionale del Lazio dal Commissario D’Ascenzo, saranno adesso oggetto di rilevanti investimenti per formare gli studenti sulla sicurezza e la vita in salute per i quali massima disponibilità del nostro Ateneo a partecipare a progetti pilota, ospitare giovani studenti nei nostri laboratori e esperienze didattiche per l’orientamento continuo e tutte le altre iniziative anche di ricerca e innovazione più utili per questa fondamentale nel nostro Paese che è oggetto di depauperamento della natalità. 

Prioritaria per il nostro Ateneo è anche la valorizzazione della conoscenza, costruendo rapporti one-to-one con grandi corporate, PMI e start-up per mappare i bisogni e le priorità strategiche di innovazione e anche avviando progetti di co-innovazione nell’ambito agritech, transizione energetica, digital health, One-Health and Global Health, sempre con approcci e soluzioni concrete a piena sostenibilità economica, etica e sociale. Su questo fronte, la nostra più giovane Facoltà Dipartimentale SteSh, guidata dalla Amplissima Preside prof.ssa Marcella Trombetta sta contribuendo in modo sempre più significativo allo sviluppo del nostro Ateneo in questi ambiti, come fortemente evidenziato anche all’ultima edizione dello STSforum a cui abbiamo partecipato anche lo scorso ottobre quest’anno. Complimenti alla Preside per aver vinto la collocazione a Roma a guida del nostro Ateneo della conferenza internazionale OneHealth 2025. 

Inoltre, il nostro ente promotore CBM Spa ha fondato la Campus Investment Holding e la Terravita, investment company, quali leve fondamentali per sostenere la valorizzazione della conoscenza e l’incubazione, accelerazione e investimento sulle imprese innovative, non solo le nostre spin-off, focalizzate sulle tematiche di nostra pertinenza.  

Sicuramente tutte queste attività didattiche, di ricerca e innovazione contribuiranno anche al miglioramento continuo incrementando sempre più il nostro network anche a livello internazionale, ferma restando la priorità di attrarre, formare e distribuire nostri studenti\alumni da e in tutto il mondo. Prima di concludere vorrei condividere con Voi un breve video realizzato da alcuni nostri studenti stranieri.

Poter sentir dire dai nostri studenti che nel nostro Ateneo si sentono "a casa" è per me la soddisfazione più grande e per questo ringrazio il nostro corpo docente e il personale tecnico-amministrativo che con “cuore grande”, come ci incoraggiava il Beato Alvaro del Portillo in occasione dell’avvio del nostro primo anno accademico, si adoperano quotidianamente, nel silenzio e con lavoro ben fatto, per rendere il nostro Ateneo non solo un luogo di cultura, di ricerca scientifica e di impatto sociale rilevante, ma, come abbiamo sentito dalla studentessa nel filmato, “un luogo di valore” che deve rimanere in memoria nella mente dei nostri alumni e dipendenti per tutta la loro vita in salute.

Grazie.

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