Aperto il XXIV anno accademico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.Presenti Il Rettore UCBM, Andrea Onetti Muda, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il presidente Presidente UCBM, Felice Barela e Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che ha presentato dati inediti sulle diseguaglianze nelle regioni italiane. Zingaretti ha voluto ringraziare UCBM “per essere stata parte del processo di ricostruzione della sanità regionale in un momento storico delicatissimo come quello del commissariamento degli ultimi anni”. Zingaretti ha parlato però dei segnali positivi che hanno consentito di ridurre il disavanzo “giunto otto anni fa a 2 miliardi di euro su un budget di bilancio di 10, mentre a fine 2016 arriverà a circa 150 milioni”. “Nel lavoro di grande selezione meritocratica delle performance e di valutazione di tutti gli istituti attraverso il sistema Prevale sugli indici di qualità delle cure – ha proseguito -, l’Università Campus Bio-Medico di Roma si rivela una delle migliori strutture ospedaliere tra i 14 grandi centri ospedalieri della nostra regione. Anche grazie a questi vostri risultati, il Lazio ora può farcela e guardare al futuro con serenità e speranza”.

16 novembre 2016 - Si è ufficialmente aperto il XXIV anno accademico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Un evento in cui è intervenuto anche il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha voluto ringraziare UCBM “per essere stata parte del processo di ricostruzione della sanità regionale in un momento storico delicatissimo come quello del commissariamento degli ultimi anni”. Zingaretti ha parlato però dei segnali positivi che hanno consentito di ridurre il disavanzo “giunto otto anni fa a 2 miliardi di euro su un budget di bilancio di 10, mentre a fine 2016 arriverà a circa 150 milioni”. “Nel lavoro di grande selezione meritocratica delle performance e di valutazione di tutti gli istituti attraverso il sistema Prevale sugli indici di qualità delle cure – ha proseguito -, l’Università Campus Bio-Medico di Roma si rivela una delle migliori strutture ospedaliere tra i 14 grandi centri ospedalieri della nostra regione. Anche grazie a questi vostri risultati, il Lazio ora può farcela e guardare al futuro con serenità e speranza”.

D’altra parte, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, ha illustrato i dati allarmanti dell’Osservatorio nazionale sulla salute delle regioni italiane: un quadro che ha messo in luce l’aumento delle diseguaglianze tra le diverse regioni in termini di tutela della salute degli italiani. Emerge infatti come il livello dell’aspettativa di vita al Sud sia “progressivamente diminuito, fino al punto di far perdere tutti i guadagni maturati dall’immediato dopoguerra del secondo conflitto mondiale, con Campania e Sicilia su valori oggi uguali rispettivamente a quelli di Bulgaria e Romania, mentre i cittadini di Marche e Trento hanno davanti a sé gli stessi anni di vita degli svedesi”. Stessa tendenza anche per l’indicatore della mortalità evitabile che diminuisce al Nord, è stabile al Centro mentre aumenta decisamente al Sud, con punte del 20% in più in Campania dal 2001. I dati dell’Osservatorio mostrano, del resto, che al Sud e più in generale nelle regioni in piano di rientro, personale sanitario e finanziamenti scarseggiano più che altrove. “E senza un intervento riequilibratore dello Stato centrale – conclude Ricciardi – per 34 milioni di cittadini italiani offerta sanitaria e condizioni di salute sono destinati a peggiorare ulteriormente”.

Nel suo discorso di apertura, il Rettore UCBM, Andrea Onetti Muda, ha invece fissato lo sguardo sulla formazione accademica sottolineando la necessità di “coltivare e far crescere tutte quelle competenze ‘soft’ che hanno la caratteristica di essere utili in ogni tipo di lavoro”. L’invito, diretto alle circa 400 matricole presenti in Aula Magna, è a sviluppare una capacità di giudizio e un senso critico autonomi, a “ragionare con la propria testa senza mai dare nulla per scontato”, tenendo presente che “ognuno di noi, all’interno della comunità accademica, può dare un contributo”.

Un’inaugurazione, ha sottolineato nel saluto agli intervenuti il Presidente UCBM, Felice Barela, che dà avvio a un triennio con il CdA appena rinnovato e con l’indirizzo di “confermare e consolidare l’orientamento di fondo sintetizzato, nei tre anni appena trascorsi, nell’espressione: ‘più qualità, più persona’”. Quindi, Barela ha fornito alcuni numeri che danno il senso del processo di sviluppo che continua a caratterizzare l’Ateneo: oltre 1.700 persone impiegate, con un’età media inferiore ai 40 anni e per più del 60 per cento donne; circa 4mila alunni nei diversi Corsi curriculari ed extra-curriculari; oltre un milione di prestazioni ambulatoriali erogate dal Policlinico Universitario, parte integrante dell’Università e chiamato alla “riconferma dell’accreditamento Joint Commission International, prevista per la prossima primavera a tre anni dalla prima certificazione”.

Il tema delle nuove frontiere dischiuse dall’elettroceutica è stato al centro della prolusione, quest’anno affidata al prof. Vincenzo Di Lazzaro, ordinario di Neurologia. Un intervento che ha illustrato le avanguardistiche linee di ricerca basate sulla riprogrammazione del sistema nervoso attraverso stimolazioni elettriche, aprendo la strada a percorsi terapeutici per patologie come Alzheimer, depressione, scompenso cardiaco, emicranie.

Tra i relatori della giornata anche Cristina Madaudo, presidente del Consiglio studentesco, che in un appassionato discorso ha parlato dell'umanità della professione medica come di una delle dimensioni fondamentali della formazione in UCBM.

>> Galleria fotografica
>> Comunicato stampa