Venerdì 22 marzo si è conclusa, con la premiazione in Campidoglio da parte del sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, la RomeCup 2024, evento di Fondazione Mondo Digitale realizzato con il Gruppo editoriale GEDI e Italian Tech, promosso in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. 4.000 mila partecipanti, tra cui più di 3.000 studenti, 109 i team nelle gare di robotica, 23 i team nei contest con le università, 35 le organizzazioni presenti nello spazio espositivo con i prototipi innovativi, tra scuole, aziende e centri di ricerca, startup, università. Il focus della manifestazione è stato l’innovazione tecnologica basata su soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale a servizio della sostenibilità olistica, per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche in modo integrato, mettendo al centro le persone.
"Un Paese come il nostro deve eccellere nel campo dell'innovazione, per garantire una crescita collettiva. Robotica e intelligenza artificiale sono alleati preziosi per la sostenibilità e per l’inclusione, affinché il mondo sia un luogo migliore, per sostenerci nelle sfide della comunità come amministratori", ha commentato il sindaco Gualtieri. Il primo cittadino ha premiato gli studenti vincitori del 17° Trofeo Internazionale Città di Robotica di Roma, il primo trofeo SuperTeam (categoria Rescue Line) e la Robotic Arm Challenge insieme al Presidente dell'Università Campus Bio-Medico di Roma Carlo Tosti, al Rettore dell'Università di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron, al Commissario Straordinario Inail Fabrizio D'Ascenzo, Mirta Michilli e Alfonso Molina, rispettivamente Direttrice Generale e Direttore Scientifico della Fondazione Mondo Digitale.
Nella cornice della Sala Esedra dei Musei Capitolini è stato attribuito il premio di 20.000 euro della seconda edizione del Most Promising Researcher in Robotics and Artificial Intelligence, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale ETS con l'Università Campus Bio-Medico di Roma in collaborazione con Italian Tech e con il Gruppo GEDI. Ad aggiudicarselo, il ricercatore dell'Università di Siena (Dipartimento di Ingegneria dell'informazione e scienze matematiche) Mihai Dragusanu, 30 anni, per la tuta esoscheletrica modulare per gli arti superiori, una soluzione che sfrutta la forza generata tramite il fenomeno di attorcigliamento di due corde (Twisted-String-Actuator) per attivare le articolazioni dell’arto superiore. La premiazione si è svolta nel contesto dell'evento "Le meraviglie dell'intelligenza artificiale", condotto dal giornalista Riccardo Luna.
"La tecnologia assistiva e riabilitativa è fondamentale per migliorare la vita delle persone con disabilità. Dispositivi per gli arti superiori, come esoscheletri e guanti esoscheletrici, però sono spesso ingombranti e difficili da usare per l’utente finale - spiega Mihai. - Progettare esoscheletri leggeri con adeguata destrezza e adattabilità è una sfida aperta. Una soluzione è la tuta esoscheletrica modulare per gli arti superiori che sfrutta la forza generata tramite il fenomeno di attorcigliamento di due corde (Twisted-String-Actuator) per attivare le articolazioni dell'arto superiore. Usare i TSA con la tuta modulare offre vantaggi in termini di comfort, elevato rapporto peso-potenza, basso costo, alta precisione nei movimenti e riduce la fatica durante l'uso prolungato".
Mihai pone particolare attenzioni anche alle emozioni e sensazioni dell'utente. L'obiettivo principale è far percepire all'utente il dispositivo come una naturale estensione di sé stesso. "La combinazione fra IA e un sistema di controllo, riveste un ruolo cruciale, garantendo un'interazione più intuitiva ed empatica tra l'utente e la sua tuta esoscheletrica", che diventa così molto di più di un sistema riabilitativo o di protezione.
Nel consegnare il premio, il Rettore dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, Eugenio Guglielmelli ha ricordato l'obiettivo della giuria nel celebrare un talento che ha avuto visione, dedizione e perseveranza nel perseguire il suo progetto creativo.Il candidato è stato apprezzato per il suo ottimo percorso di studi, un percorso di eccellenza nella ricerca che ha già ricevuto riconoscimenti importanti (Young Authors Best Paper Award 2023, IEEE Transactions on Robotics, rivista storica della robotica).
La giuria ha particolarmente apprezzato la qualità del progetto, che affronta gli ambiti dell'intelligenza artificiale, la robotica e la sostenibilità olistica integrata. L'idea è quella di proporre dei sistemi esoscheletrici che abbiano un’intelligenza parziale, non solo per la declinazione umana artificiale ma anche per la declinazione di diverse tipologie di intelligenza: non solo l'intelligenza cognitiva ma anche quella dell'espressione linguistica, comunicativa, motoria e fisica. Il progetto mira così a creare dei sistemi indossabili che generano la potenza di movimento, un esoscheletro che, con la contrazione di due corde, può generare il movimento e la flessibilità del polso e delle dita per una riabilitazione completa.