Buongiorno,

in rappresentanza del Governo e del Ministero della Salute, saluto e ringrazio per l'invito il Presidente dell'Università Campus Bio-Medico di Roma ing. Carlo Tosti, il Magnifico Rettore prof. Eugenio Guglielmelli e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, Andrea Rossi.

Saluto tutte le autorità presenti; il Preside della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia, prof. Vincenzo Di Lazzaro, e Sami Modiano che ringrazio per la sua lectio magistralis che terrà e cui purtroppo non potrò assistere.

Saluto il Senato Accademico, il corpo docente, i ricercatori e il personale tecnico-amministrativo. Saluto la Presidente del Consiglio degli Studenti Chiara Surace e tutti gli invitati.

Care studentesse, cari studenti,

l'inaugurazione di un Anno Accademico è un'occasione densa di significato per la comunità accademica e per il tessuto sociale di riferimento: come nello sviluppo di cerchi concentrici, oltrepassa i confini locali per toccare la dimensione nazionale e internazionale.

Questo è ancor più vero in una realtà come l'Università Campus Biomedico di Roma, che ha la vocazione di promuovere il sapere in ogni ambito relativo al benessere globale della persona e che punta con decisione alla crescita dell'internazionalizzazione. Mi limito a citare la presenza, fra gli iscritti, di studenti provenienti da ben 32 Nazioni.

Un Ateneo in costante crescita, con quasi 3mila iscritti attuali, aumentati di quasi il 60% dal 2018 e che prevede di arrivare a 4mila nel 2027.

E ancora, una realtà che produce ricerca interdisciplinare di grande rilievo, grazie alla stretta collaborazione fra medici, biologi, chimici, fisici e ingegneri, in sinergia con la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

Il sistema universitario ha un ruolo centrale nello sviluppo delle competenze necessarie per affrontare sfide sempre più complesse. Competenze che oggi possono avvalersi sempre più dell'innovazione e del trasferimento tecnologico. E che devono calarsi nell'ottica One Health, cornice indispensabile nella quale considerare i temi della salute e della sostenibilità, poiché non è possibile concepire la salute umana in modo indipendente da quella animale e dall’ambiente che ci circonda.

La formazione e la ricerca sono fattori decisivi per il futuro della nostra capacità d'assistenza e la loro qualità è un elemento determinante.

È quindi di grande rilievo che questa Università sia entrata nel ranking THE-Times Higher Education 2024, posizionandosi nel primo quartile, a livello mondiale, della classifica generale.

Così come è importante ricordare come questo Ateneo vanti il 29% del success rate nella partecipazione a bandi competitivi di ricerca.

La ricerca è un asset fondamentale per il Ministero della Salute su cui stiamo investendo molto anche attraverso il PNRR. A questo proposito, mi piace ricordare che l'Università Campus Bio-Medico di Roma partecipa, con più di 50 altri soggetti associati, nel progetto PerfeTTO - cofinanziato dal Ministero della Salute con risorse PNC e PNRR – che punta alla creazione di una rete di centri di trasferimento tecnologico in ambito delle Life Science.

Penso, poi, all'impegno nella ricerca sulla medicina di precisione, predittiva e personalizzata, in particolare in campo oncologico; alla ricerca sulla diagnosi precoce e le terapie innovative per le demenze e le malattie neurodegenerative, con il grande progetto sul Centro integrato per l'Alzheimer; e ancora, alla ricerca sulle malattie degenerative e sulla medicina rigenerativa in ambito ortopedico.

In apertura di un anno accademico, è giusto guardare alle eccellenze che il nostro sistema universitario esprime, ma è anche doveroso continuare a chiederci di cosa hanno bisogno i nostri giovani per affrontare le eventuali difficoltà che si potranno presentare nel loro percorso per mettere in campo anche possibili soluzioni.

Lo ribadisco in questo Ateneo, che fra i primi in Italia, 30 anni fa, istituiva il Diploma in Scienze Infermieristiche oggi divenuto Corso di Laurea: per sostenere i nostri giovani nella scelta di percorsi di studio il Ministero della Salute sta spendendo tutto il suo impegno, puntando a valorizzare la professione medica e infermieristica. Sia sotto il profilo economico che organizzativo.

Stiamo investendo con decisione sulla sanità. Il livello del Fondo sanitario nazionale non ha mai raggiunto cifre così alte. Stiamo utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione per garantire un sistema sanitario sempre più adeguato alla giusta domanda di salute dei cittadini e lo stiamo facendo con misure volte a ridurre le liste d'attesa, a eliminare il ricorso ai medici a gettone, a rafforzare l'assistenza territoriale. Un grande sforzo però che richiede il contributo di tutti.

La missione dell'Università è quella di integrare i saperi e anche di nutrirli di legami fra le generazioni. Per questo è preziosa la testimonianza proprio di Sami Modiano, che si è opposto a una cultura di morte passando attraverso i campi di concentramento e che oggi ci richiama ai valori fondativi della comunità: tutela della vita, rispetto, inclusione, impegno umanitario, e questi credo sono alla base anche e soprattutto della professione medica.

È da questi valori che tutti voi, cari studenti, dovete trarre la linfa per costruire il vostro futuro, che sarà il futuro dell'Italia e del suo sistema d'assistenza sanitaria, fondato sui principi dell'universalità e dell'equità.

A voi che avete scelto questa strada, dico: percorretela con impegno, fiducia e coraggio.

Buon Anno Accademico e buon 30° anniversario al Campus Bio-Medico.

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