La crescente pressione sociale e culturale a perseguire la "perfezione" sta trasformando in profondità la nostra vita quotidiana, i legami interpersonali e le dinamiche professionali. Questa tendenza strutturale tende a permeare tutte le sfere di vita sociale, genera nuovi disagi e nuove reazioni culturali e psicologiche. Modifica le forme e il senso dell'esperienza personale, gli obiettivi di vita e la percezione del proprio percorso esistenziale, fino al modo di relazionarsi con sé stessi e il mondo.
Su questi temi si è concentrato il seminario "Persi nella perfezione? Cura, relazioni e stili di vita tra ideale e prestazione", che si è tenuto oggi, mercoledì 13 novembre 2024 presso l'Aula Magna dell'Università Campus Bio-Medico di Roma. Coordinato dal prof. Andrea Maccarini, Ordinario di Sociologia presso l'Università di Padova e membro del Consulting Committee "Filosofia e Scienza" UCBM, ha visto l'intervento di esperti provenienti da diverse discipline, con l'obiettivo di esplorare l'impatto della società globale sulla percezione del sé e sulle forme moderne di "cura di sé". La sessione inaugurale è stata affidata alla prof.ssa Vera King, docente di Sociologia e Psicologia sociale all'Università di Francoforte, che offrirà una riflessione introduttiva sul fenomeno.
Il seminario ha visto la partecipazione di docenti e ricercatori UCBM, con interventi specialistici di ingegneri, psicologi, chirurghi plastici, docenti di filosofia morale e scienza dell'alimentazione che contribuiranno a fornire una panoramica multidisciplinare sul tema, analizzando le implicazioni culturali, psicologiche e sociali della "perfezione" come ottimizzazione delle prestazioni umane.
| La perfezione come prestazione |
In un'epoca segnata da una crescente accelerazione dei ritmi di vita e da una forte competitività, la "perfezione" non è più concepita come un ideale astratto, ma come un obiettivo misurabile e ottimizzabile, un'efficienza delle proprie capacità che si estende a ogni aspetto dell'esistenza. Cambiano le relazioni di cura, gli obiettivi di vita e la percezione del proprio percorso esistenziale. La cultura contemporanea promuove un ideale di successo che spinge gli individui a migliorarsi costantemente, con l'adozione di pratiche che spaziano dalla chirurgia estetica a programmi di fitness, dalla meditazione all'auto-monitoraggio delle prestazioni. Con essi cambiano anche le forme del disagio personale aprendo la strada a sentimenti come senso d'inadeguatezza, ansia e assenza di speranza.
| I dilemmi delle trasformazioni in atto |
In questo scenario il seminario ha esplorato i dilemmi che queste trasformazioni sollevano: come influenzano la nostra autocomprensione, la nostra socialità, le relazioni interpersonali e i legami di cura? Come modifichiamo la nostra percezione del corpo, del tempo e della nostra identità in risposta a queste nuove dinamiche culturali e sociali? E quali sono le implicazioni etiche e psicologiche di un "miglioramento" costante e misurabile del sé? Il tema del "miglioramento di sé", della "cura di sé" e del "lavoro su sé stessi" cambiano a loro volta e, in quest'ottica, si sviluppano all'interno di soggetti "in cerca di perfezione" costruendo un insieme di pratiche e attività volte all'auto-perfezionamento.
| Un confronto tra scienze sociali, filosofia e professioni |
Il seminario ha offerto un'opportunità di riflessione critica, invitando i partecipanti a confrontarsi con le implicazioni sociali, culturali ed etiche di queste tendenze. Come cambia la concezione di sé stessi? Come cambiano le relazioni e i legami personali? Come può la società contemporanea ridisegnare il concetto di "flourishing" umano? Quale spazio rimane per una visione critica della realtà? Come rispondere a una pressione culturale che sembra non lasciare spazio ad alternative? E quale ruolo possono giocare le scienze sociali e la filosofia in questo dibattito?
Al seminario hanno partecipato i seguenti professori dell'Università Campus Bio-Medico di Roma:
- Giorgio Pennazza, Ordinario di Elettronica per i Sistemi Sensoriali Facoltà Dipartimentale di Ingegneria;
- Marco Santonico, Ordinario di Elettronica e Vice Preside della Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health;
- Luca Vollero, Associato in Sistemi di Elaborazione delle Informazioni della Facoltà Dipartimentale di Ingegneria;
- Loredana Zollo, Preside Facoltà Dipartimentale di Ingegneria;
- Annalisa Cogliandro, Ricercatore Universitario UCBM e Specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico;
- Paolo Pellegrino, medico psicoterapeuta e docente Psicologia Sociale UCBM;
- Giampaolo Ghilardi, Associato di Fondamenti di Antropologia ed Etica;
- Laura Dalla Ragione docente in Disturbi del Comportamento Alimentare Facoltà Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health.