Il futuro dell'università italiana si gioca principalmente su tre fattori: l'impatto sulle iscrizioni della decrescita della natalità, la percentuale di studenti che sceglie un percorso universitario dopo la scuola superiore e la mobilità degli studenti fra le regioni italiane e con l’estero. Tali condizioni aumentano la competizione fra gli atenei e rimettono al centro le esigenze degli studenti.
Per questo motivo i Direttori Generali delle università italiane hanno dedicato il loro ventesimo convegno nazionale al tema dell'impatto sociale delle università e le aspettative della generazione Z. Comprendere adeguatamente le aspettative delle nuove generazioni di studenti è infatti necessario, oltre che utile, per individuare le modalità e gli strumenti con i quali le università possono rispondere e programmare il loro futuro.
Accanto al confronto con giovani ed esperti sono stati affrontati anche argomenti più tecnici quali lo stato di avanzamento dei progetti del PNRR, gli alloggi universitari e la sostenibilità ambientale, l'utilizzo delle nuove tecnologie e dell'intelligenza artificiale.
Gli interventi hanno evidenziato da un lato lo stato attuale degli atenei, la forte spinta propulsiva che li coinvolge, la capacità di intervento e il coinvolgimento di professionalità necessariamente sempre più avanzate; dall'altro le opportunità che si presentano sullo sfondo e le criticità che rallentano e, in taluni casi ingessano, la crescita che siamo chiamati a realizzare.
Per l'Università Campus Bio-Medico di Roma è intervenuta la professoressa Simonetta Filippi, Prorettrice allo Sviluppo accademico integrato. Era presenti anche l'Amministratore Delegato e Direttore Generale UCBM Andrea Rossi, membro della giunta CoDAU, insieme a una delegazione del nostro Ateneo.
Al termine del suo ventesimo convegno nazionale e all'inizio di questo nuovo anno accademico, la comunità professionale dei manager universitari guarda al futuro con responsabilità e concretezza, garantendo il massimo impegno per incontrare le aspettative degli studenti e ponendosi al servizio del Paese nel campo della ricerca, dell'innovazione e dell'inclusione sociale.