Il biometanolo al centro di un progetto di economia circolare di cui Ucbm è partner

di Beatrice Passarelli

29 luglio 2022 - È il primo elemento chimico della tavola periodica e in assoluto il più abbondante dell’universo. Nonostante questo, in natura l’idrogeno (H) si trova solo in combinazione con altri elementi, come nell’acqua (H2O). Attualmente viene prodotto a partire da combustibili fossili, in particolare da gas naturale, con conseguente emissione di CO2. Per “estrarlo” in maniera sostenibile si cercano soluzioni alternative, che possano rivelarsi preziose per la decarbonizzazione di alcuni settori, primo fra tutti quello dei trasporti.

L’Università Campus Bio-Medico di Roma partecipa a un ambizioso progetto di trasferimento tecnologico per produrre “idrogeno verde” a partire dall’acqua mediante un ciclo termochimico innovativo alimentato direttamente da energia solare. Il metodo di scissione dell’acqua, messo a punto dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), si basa su una serie di reazioni ottimizzate dai ricercatori UCBM per migliorare la sostenibilità del processo e ottimizzarne i costi.

Il programma di ricerca e sviluppo, coordinato dal prof. Vincenzo Piemonte, presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile, ha come obiettivo ultimo la realizzazione del primo impianto pilota al mondo mai realizzato per la produzione massiva di idrogeno. Il prodotto ottenuto è destinato poi a essere usato in combinazione con la CO2 sequestrata dall’atmosfera, per la produzione di biometanolo CH3OH che, grazie alla sua versatilità, trova applicazione nell’industria chimica e soprattutto come carburante per veicoli stradali o motori marini. Questo progetto vede coinvolti anche l’Università di Salerno, l’Università di Genova e Cnr Itae (Istituto di Tecnologie Avanzate per l'Energia "Nicola Giordano") e potrebbe contribuire a soddisfare la futura domanda di idrogeno e biometanolo in Europa.