I numeri della ricerca presentati dal direttore scientifico Vincenzo Denaro

di Paola Raschielli

Sessantaquattro progetti di ricerca presentati in risposta a bandi competitivi nazionali e internazionali, di cui 22 ammessi a finanziamento e un success rate del 34%.
Duecentodieci studi clinici interventistici/osservazionali valutati dal Comitato Etico, di cui 57 (27%) profit e 153 (73%) no profit, per un totale di 45 Unità di Ricerca coinvolte. Questi, in sintesi, i dati relativi all’attività di ricerca della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico a un anno dal suo avvio sancito il 1° gennaio 2022 con l’assunzione della gestione operativa della struttura sanitaria che dal 1994 era in capo all’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Un’attività che impegna il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico nel percorso verso l’accreditamento come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifica (IRCSS) che potrà essere raggiunto auspicabilmente nel 2025.

Medicina rigenerativa, genetica medica, intelligenza artificiale, sistemi indossabili e robotica, sanità digitale, analisi del movimento e strumentazione biomedicale sono le linee strategiche di ricerca già avviate dalla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
“Nell’ambito della medicina rigenerativa è in corso un progetto per la rigenerazione delle cartilagini delle grandi articolazioni mediante l’irisina, un ormone prodotto dai muscoli che potrebbe rappresentare la soluzione per il trattamento dell’artrosi in soggetti in buona salute ma con problemi articolari invalidanti – ha spiegato il prof. Vincenzo Denaro, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico (nel tondo) –

Strategici per il futuro della medicina saranno anche la chirurgia robotica e l’intelligenza artificiale, ambiti che stiamo già sviluppando nell’ottica di migliorare l’approccio diagnostico e terapeutico”.

In particolare, nel campo di ricerca dell’healthcare 4.0 e nella robotica, la Fondazione Policlinico è attiva con il progetto Fit4Medical Robotics in sinergia con l’Università Campus Bio-Medico e altri enti nazionali.

Partecipa inoltre al partenariato INF-ACT finanziato dal PNRR sulle malattie infettive emergenti ed è coinvolta nel progetto finanziato dal Ministero della Salute per la costituzione di un hub sulle terapie avanzate per lo sviluppo, la validazione e la produzione di medicinali per terapie avanzate (ATMPs), l’ultima frontiera della medicina personalizzata e di precisione.

Entro il 2023 sarà realizzata una Research Clinic dedicata per realizzare progetti di ricerca clinica e traslazionale che possano portare soluzioni innovative al letto del paziente.