Fit4 medical robotics, progetto coordinato dal CNR

di Beatrice Passarelli

L’Università Campus Bio-Medico di Roma e la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico sono tra le realtà partner di “Fit for Medical Robotics: A new generation of biorobotic and digital technologies for a sustainable welfare”, un ambizioso progetto di ricerca che ha l’obiettivo di rivoluzionare i modelli riabilitativi e assistenziali attuali attraverso l’uso delle più moderne tecnologie robotiche e digitali.

L’iniziativa, lanciata lo scorso dicembre e coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stata finanziata nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR del Ministero dell’Università e della Ricerca dedicato al potenziamento della ricerca sulle tecnologie abilitanti in ambito sanitario.

Fit4 Medical Robotics vede coinvolti ventiquattro partner, tra cui dieci università e centri di ricerca, undici IRCSS o centri clinici e tre aziende industriali. Ucbm partecipa con sei unità di ricerca (Ingegneria Tissutale e Chimica per l’Ingegneria – prof.ssa Marcella Trombetta; Robotica Avanzata e Tecnologie Centrate sulla Persona – prof.ssa Loredana Zollo; Sistemi di Elaborazione e Bioinformatica – prof. Giulio Iannello; Tecnologie Intelligenti per la Salute e il Benessere: Progettazione Sostenibile, Gestione e Valutazione – prof. Leandro Pecchia; Neurologia, Neurofisiologia, Neurobiologia – prof. Vincenzo Di Lazzaro; NeXT: Neurofisiologia e Neuroingegneria dell’Interazione Uomo-Tecnologia – prof. Giovanni Di Pino), concentrando il suo lavoro sull’ottimizzazione delle tecnologie già esistenti ma non completamente consolidate nella pratica clinica e nella realizzazione di nuovi sensori e materiali in grado di rispondere a bisogni non ancora soddisfatti.
“Stiamo mettendo a disposizione tutta la conoscenza acquisita finora nell’ambito della robotica riabilitativa e per l’assistenza – spiega la prof.ssa Loredana Zollo, Preside della Facoltà Dipartimentale di Ingegneria e responsabile scientifico del progetto per Ucbm – al fine di favorire e standardizzare l’utilizzo di queste tecnologie in tutte le fasi del percorso di cura del paziente, dalla prevenzione alla fase cronica della malattia”.

Di testare sul campo, attraverso studi clinici, i nuovi device si occupano, invece, le quattro unità operative di ricerca della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico (Geriatria – prof. Claudio Pedone; Ortopedia e Traumatologia – prof. Rocco Papalia; Riabilitazione – prof.ssa Silvia Sterzi; Traumatologia – dott. Giacomo Rizzello; Traumatologia e Medicina dello Sport – prof. Umile Giuseppe Longo) impegnate nel progetto e guidate dal prof. Umile Giuseppe Longo.

La prospettiva è porre le basi per la prossima generazione di robot promuovendo la ricerca e l’innovazione, per superare i limiti degli attuali strumenti riabilitativi.