Soluzioni in AI per la spin-off Brain Innovations

di Martina D'Onofrio

27 gennaio 2022 - Tra le 20 giovani imprese selezionate su 193 alla call per start-up di Connext 2021, Brain Innnovations - spin-off UCBM fondato dal neurologo Lazzaro Di Biase - ambisce a risolvere, attraverso sistemi di intelligenza artificiale, tre grandi problemi correlati al Parkinson: bassa accuratezza diagnostica, assenza di biomarcatori obiettivi per il monitoraggio del paziente con necessità di molteplici visite di controllo, gestione terapeutica dell'elevata fluttuazione dei sintomi motori.

Tra i primi segnali della malattia, riconoscibili attraverso l'esame obiettivo, c’è la diminuita capacità di modificare le espressioni facciali. Brain Innovations propone un modello in grado di analizzare i parametri facciali con immagini realizzate tramite una videocamera, distinguendo il paziente sano da quello malato. Analoga tecnologia viene applicata nella valutazione dell'abbassamento del tono vocale: le onde sonore di una breve registrazione permettono di valutare lo stato motorio e identificare i pazienti malati: tecnologie senza barriere di spazio e tempo che possono rivoluzionare l'approccio diagnostico, con la possibilità di screening precoci a costi ridotti.

Ancora più promettente il tele management terapeutico con dispositivi indossabili (tipo smartwatch) e mini invasivi (sensori cutanei) per la rilevazione delle fluttuazioni motorie dei pazienti sottoposti a terapie orali, infusionali o di stimolazione cerebrale. Considerando che l'SSN garantisce 3 visite di controllo all’anno per pazienti esposti a fluttuazioni quotidiane, responsabili dei disturbi motori e quindi di complicanze come cadute e fratture, il telemonitoraggio continuo potrebbe garantire un percorso di medicina personalizzata con aspettative di vita pari a quelle delle persone sane. Soluzioni applicabili anche ad altre patologie diffuse su scala mondiale e che inducono a ripensare in maniera integrale la governance del sistema sanitario, nello scenario favorevole del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in cui è stanziato un miliardo di euro in investimenti sulla telemedicina.