Con Inail e Sant’Anna nuovi studi per migliorare la vita delle persone amputate
di Martina D'Onofrio
7 maggio 2021 - Sono tre i progetti avviati presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma in collaborazione con il Centro Protesi Inail di Budrio (BO) e con la partecipazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nel campo delle protesi bioniche di arto superiore. "WiFi-MyoHand" svilupperà una nuova protesi bionica con ritorno sensoriale grazie a un sistema di stimolazione neurale completamente impiantabile e wireless; "RGM5" svilupperà nuove procedure di chirurgia bionica per l’adattamento del corpo dell'amputato alle protesi più innovative e restituirà la propriocezione; "3DAID" realizzerà protesi e ortesi di mano innovative low-cost grazie all’utilizzo di tecniche avanzate di prototipazione rapida con stampa 3D.
"L’avvio dei progetti in collaborazione con Inail e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è un momento molto importante per l’Università Campus Bio-Medico di Roma – ha dichiarato il direttore generale Ucbm Andrea Rossi – Siamo orgogliosi di poter sviluppare alcuni dei nostri progetti più ambiziosi con partner storici e prestigiosi. Al termine di un anno difficile, ma che apre a grandi opportunità future, rafforzare i rapporti di collaborazione scientifica esistenti significa avere la possibilità di realizzare iniziative dal grande impatto sociale futuro, consapevoli che la ricerca di soluzioni per la salute e il benessere della persona è elemento centrale nella nostra missione di ateneo".
- WiFi-MyoHand - Sistema impiantabile ottimizzato per l’interfacciamento con il sistema nervoso periferico e il controllo della protesi di arto superiore
Responsabile: prof.ssa Loredana Zollo
Co-responsabile: ing. Francesca Cordella
Il progetto punta a ripristinare la sensibilità tattile attraverso interfacce neurali impiantate e a soluzioni innovative di stimolazione periferica completamente impiantabili e wireless. Vuole inoltre migliorare il controllo della protesi attraverso griglie di elettrodi elettromiografici ad alta densità e tecniche avanzate di elaborazione del segnale muscolare. Il lavoro delle diverse équipe si concentrerà sullo sviluppo di un sistema di stimolazione neurale completamente impiantabile per consentire l’utilizzo della protesi a casa e un controllo della protesi a elevata destrezza nello svolgimento di compiti di vita quotidiana, grazie alla ritrovata sensibilità tattile.
- RGM5 - (Re)-Give Me Five, Exploring new frontiers in prosthetic surgery
Responsabile: prof. Vincenzo Denaro
Co-responsabili: prof. Vincenzo Di Lazzaro e prof. Giovanni Di Pino
Si concentra sul moncone dell’arto superiore della persona amputata e lavora sullo sviluppo di procedure di chirurgia bionica per la revisione e la funzionalizzazione del moncone come la Targeted Muscle Reinnervation (TMR) e l’osteointegrazione, in modo da renderlo in grado di ospitare moderne protesi bioniche. Il progetto opera contemporaneamente nell’ambito clinico e in quello ingegneristico legato al ritorno sensoriale in ambito propriocettivo. Mira inoltre ad attivare un centro di Chirurgia Bionica presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico che sia un punto di riferimento nazionale per i pazienti amputati di arto.
- 3D-AID - Protesi di mano e ausili robotici esoscheletrici a basso costo
Responsabile: prof.ssa Loredana Zollo (CREO Lab)
Co-responsabile: ing. Fabrizio Taffoni
Il progetto intende sviluppare protesi e esoscheletri di mano, innovativi e low cost, grazie all’utilizzo delle avanzate tecniche di prototipazione rapida con stampa 3D. A partire dallo studio della biomeccanica umana, il progetto delinea soluzioni di protesi e ortesi personalizzate per il paziente, progettate e fabbricate attraverso un processo innovativo di stampa 3D che integra le tecnologie abilitanti dell’IoT (Internet of Things) quali “manifattura additiva”, “modellazione virtuale” e “cloud”. Determinante sarà il ruolo del Centro Protesi Inail di Budrio (Bo) e della sua filiale di Lamezia Terme nella definizione del processo di fabbricazione con stampa 3D di ultima generazione e la verifica sperimentale delle tecnologie sviluppate.