Assistenza, formazione e innovazione in sinergia con l'Ateneo
di Paola Raschielli
01 gennaio 2022 - Essere ancora più vicini al progresso medico-scientifico per promuovere la salute della persona. Con questo obiettivo l’Università Campus Bio-Medico di Roma e i suoi enti promotori, Associazione Campus Bio-Medico e Campus Bio-Medico Spa, hanno dato vita alla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, che dal 1° gennaio 2022 ha assunto la gestione operativa del Policlinico – dal 1994 in capo all'Università – e che ne porterà avanti lo sviluppo. Un cambiamento organizzativo, con la cessione del ramo assistenziale da parte dell'Ateneo alla Fondazione, che tuttavia non interrompe l'unità di intenti e il rispetto dei valori che da sempre orientano l’azione dell'Università e del Policlinico secondo l'ispirazione del beato Álvaro del Portillo, sintetizzata nel motto "la Scienza per l'Uomo".
Al contrario, sarà proprio la sinergia tra Fondazione e Università, garantita dalla presenza di un unico Presidente per i due enti, a permettere lo sviluppo di tutte le attività, in particolare la ricerca scientifica e l'innovazione in campo biomedico a beneficio dell'assistenza dei pazienti, da un lato, e della formazione degli studenti, dall'altro.
"La nascita della Fondazione – ha detto il neopresidente Carlo Tosti – dà un nuovo impulso allo sviluppo del Policlinico e dell'Università, con attività caratterizzate da una forte integrazione tra le due strutture. Una squadra unica per un progetto sfidante di crescita in cui la ricerca sarà uno degli elementi più rappresentativi".
Nel prossimo triennio, infatti, il Policlinico Universitario, che da sempre ha una vocazione di teaching and research hospital potrà focalizzare maggiormente la propria attività sulla ricerca clinica e traslazionale. La maggiore sinergia tra attività clinica e di ricerca avrà ricadute positive non solo sulla qualità dell'assistenza ai pazienti, che potranno beneficiare di terapie più avanzate. Sarà un valore aggiunto anche per il personale medico e sanitario che potrà accrescere la propria professionalità, per i docenti che potranno dedicarsi a temi di ricerca clinica in risposta ai bisogni di salute della società e, infine, per gli studenti dell'Università che avranno a disposizione spazi e opportunità per sviluppare una mentalità di ricerca e arricchire la propria formazione universitaria. "Un’occasione preziosa per i nostri giovani, che potranno studiare in un istituto dove l'attività di ricerca è centrale – ha detto il Rettore dell'Ateneo Raffaele Calabrò – Trasmettere, particolarmente in ambito clinico, l'importanza di andare oltre le conoscenze già acquisite per individuare nuove risposte terapeutiche e assistenziali è uno degli aspetti fondamentali della formazione universitaria”.